Puglia, via libera del Consiglio alla mozione antifascista per sciogliere Forza nuova

Il via libera del consiglio regionale per chiedere al governo di sciogliere le organizzazioni di matrice fascista tra cui forza nuova. La mozione antifascista approvata all’unanimità.

mozione antifascista

È stata approvata all’unanimità – 39 voti favorevoli su 39 presenti – la mozione antifascista presentata nel consiglio regionale pugliese dal Pd per chiedere al governo l’applicazione della legge Scelba per lo scioglimento delle organizzazioni di matrice fascista. Il provvedimento arriva dopo le manifestazioni no-pass dello scorso 9 ottobre, con l’assalto alla sede nazionale della Cgil da parte di un consistente gruppo di squadristi guidati dal leader di Fn, Roberto Fiore, e dai vertici romani dell’organizzazione, tra cui Giuliano Castellino, entrambi finiti agli arresti dopo l’assalto al più grande sindacato italiano.

Il presidente di Regione, Michele Emiliano, lo aveva anticipato: “Chiederemo al governo Draghi e al parlamento di sciogliere sia CasaPound sia Forza Nuova e di elevare le pene connesse alla costituzioni di associazioni che si rifanno al fascismo”, le sue parole negli scorsi giorni. E il via libera alla richiesta è arrivato nella giornata di ieri dopo due ore di dibattito in sede consiliare, dove non sono mancati i momenti di tensione.

Pomo della discordia anzitutto il titolo della mozione  – “Richiesta di applicazione della legge Scelba per le associazioni di matrice fascista” – che Forza Italia avrebbe voluto integrare con “e di quelle che fanno apologia dei totalitarismi di qualsiasi matrice ideologica”. Emendamento respinto dalla maggioranza, con conseguenti polemiche del capogruppo di Fratelli D’Italia, Ignazio Zullo, perché – ha sostenuto Zullo durante il dibattito – “Non serve una mozione per far rispettare una legge. Qui il consiglio vorrebbe esprimere la condanna della violenza di matrice fascista e non di quella di matrice comunista”. Alle accuse replica lo stesso Emiliano, che precisa come la legge Scelba non attenga a ogni totalitarismo. Dopo le reticenze iniziali, la mozione antifascista passa con l’ok di tutti i presenti.

“Tutte le istituzioni sono impegnate a denunciare e a condannare ogni forma di violenza che non solo si ponga in maniera lesiva delle norme costituzionali, ma violi i principi e i valori fondamentali a cui tutto il nostro ordinamento si ispira”, è la nota del Consiglio regionale al termine del dibattito, dove la regione non ha mancato di tornare a esprimere la propria vicinanza alla Cgil, dopo gli attacchi squadristi di sabato scorso.

Solidarietà è poi arrivata da sindacati e associazioni territoriali, tra cui l’Osapp. “Al di fuori di ogni appartenenza sindacale – scrive il sindacato della penitenziaria – esprimiamo solidarietà agli amici e colleghi sindacalisti della Cgil e al segretario generale Landini e condanniamo senza se e senza ma la violenza di chicchessia, in quanto la violenza mina la libertà e la democrazia”.



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