Salario minimo, parte a Lecce la raccolta firme del Movimento Cinque Stelle

Mercoledì 23 agosto, dalle ore 18.30 alle ore 21.30, raccolta firme del M5S di Lecce sul salario minimo presso Via Trinchese.

Che in Italia le retribuzioni siano basse, troppo basse, è un incontrovertibile dato di fatto. Ma come fare per innalzarle? Sono in tanti a portare avanti la battaglia di dignità e di civiltà per il salario minimo ma non sono pochi quelli che la ritengono una misura pericolosa, una sorta di boomerang che addirittura abbasserebbe i salari di molti lavoratori. A sostenere questa seconda ipotesi molte forze sindacali che chiedono invece di rafforzare la contrattazione collettiva nazionale.

Per l’Istat, tuttavia, il salario minimo rafforzerebbe e non indebolirebbe la contrattazione collettiva e farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori che attualmente, pur lavorando, versano in una condizione di povertà relativa.

Da sempre il Movimento Cinque Stelle propende per questa tesi così da aver fortemente sostenuto la petizione a sostegno della proposta di legge per introdurre il salario minimo a 9 euro l’ora. Così anche a Lecce i pentastellati inaugureranno, a partire da oggi, una serie di banchetti per raccogliere le firme dei cittadini italiani.

Il primo appuntamento nel capoluogo del Salento lo annuncia il rappresentante del gruppo territoriale M5S Matteo Tommasi: “Mercoledì 23 agosto, dalle ore 18.30 alle ore 21.30, ci troveremo presso Via Trinchese (angolo Via XXV Luglio) alla presenza di eletti, attivisti e iscritti al nostro MoVimento guidato dal Presidente Giuseppe Conte, primo firmatario della proposta di legge condivisa con altre opposizioni.”

“Questa legge esiste già in 22 su 27 Paesi europei, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato meno”, ha affermato il coordinatore provinciale e già senatore M5S Iunio Valerio Romano.

Arturo Baglivo, consigliere comunale e storico attivista M5S, si dice compiaciuto del fatto che “questa misura di dignità per cui ci battiamo ormai da 10 anni, vede finalmente la convergenza di altre forze politiche. Questa è solo la prima di numerose iniziative, non ci fermeremo: firmiamo la petizione e facciamo sentire la nostra voce!”



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