È un grande risultato personale e dell’ Italia l’ufficializzazione della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme.
Il Ministro di Maglie se non porta a casa la delega all’ Economia, come sembrava in un primo momento ma le deleghe ricevute insieme alla vicepresidenza sono indiscutibilmente una vittoria di Giorgia Meloni e del suo Esecutivo.
Un risultato non scontato visto il “no“ del Governo Italiano al bis di Ursula von der Leyen. Il riconoscimento di grande visibilità a Fitto dimostra il ruolo non marginale dell’ Italia in seno all’ UE, cosa a dire il vero abbastanza logica visto il ruolo di fondatore del nostro paese dell’Unione Europea. Un risultato che fiacca i malumori di chi nell’ opposizione all’ Esecutivo Meloni denunciava il rischio “isolamento“ per l’Italia a causa delle posizioni assunte dalla presidente del Consiglio.
Fitto dovrà dimettersi dal suo ruolo ministeriale e si apre una battaglia interna ai partiti del centrodestra per la successione.
Nato a Maglie il 29 agosto del 1969, il curriculum del politico salentino è ricco di ruoli di prestigio. Non sono mancate le sconfitte nelle competizioni regionali, ma il suo ruolo all’ interno del gruppo dei Conservatori e riformisti europei lo ha rilanciato in chiave nazionale ed europea.