«Una Regione senza fiducia e senza speranza: è questa la Puglia che emerge dall’ultimo rapporto Svimez». Secondo il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Andrea Caroppo il governatore Michele Emiliano dovrebbe cospargersi il capo di cenere e cambiare registro perché i dati sull'economia del Mezzogiorno presentati oggi a Roma «tracciano un quadro di una gravità assoluta». Due i punti che hanno toccato il consigliere regionale azzurro: il basso tasso di natalità, addirittura inferiore alla media del centro nord e il primato (negativo) ottenuto quanto a numero di emigranti in possesso di laurea. «Significa – prosegue Caroppo – che in Puglia non si fanno più figli e quelli che si fanno scappano!».
«Quei dati non solo una mera rilevazione – continua il presidente del gruppo consiliare di FI – ma esprimono anche una proiezione sul futuro: sono i segnali della sfiducia abissale nel domani che evidentemente attanaglia i pugliesi».
«Personalmente – conclude Caroppo – questi dati mi tolgono il sonno, per la responsabilità che avverto nei confronti dei cittadini pugliesi e soprattutto della mia generazione, ma ancor più per il fatto che Emiliano e la sua giunta continuano a non farsi carico di tutto ciò».
Non la pensa esattamente così l’onorevole Salvatore Capone, parlamentare PD Puglia secondo cui la fotografia del mezzogiorno scattata dalla Svimez non fa altro che confermare la bontà delle misure varate dal Governo a sostegno delle economie meridionali e del mercato del lavoro dall’esonero totale dei contributi Inps a carico dei datore di lavoro per i nuovi assunti – giovani e svantaggiati – a tempo indeterminato, ripristinato per il 2017 solo nel Sud, alla misura nazionale di contrasto alla povertà nelle famiglie a rischio, e induce a un lavoro ancora più teso e impegnativo per il futuro. «Non è di poco conto affermare che al Sud, finalmente, si torna a crescere, con un arresto della recessione e una inversione di tendenza più marcato che nel resto del Paese» afferma Capone secondo cui bisogna continuare a puntare su Politiche di sistema e una più forte alleanza Stato centrale-Regioni per mettere a valore i segni più.
