Entra nel vivo la campagna elettorale leccese e lo fa con i botta e risposta cui assistiamo in maniera molto diffusa sui social network. È da quelle piattaforme, essenzialmente, che i candidati iniziano ad esprimere i primi disappunti sui programmi, tuttavia ancora in fieri.
La crisi economica che ha investito il paese, a partire dal 2008, ci ha condotti al fenomeno della recrudescenza della povertà, rendendo centrale questo tema anche nella campagna elettorale leccese. È nota ormai da anni la proposta targata Movimento 5 Stelle che prometterebbe l'applicazione ad una fascia di popolazione con requisiti ben definiti di un "supporto", comunemente definito "reddito di cittadinanza".
La proposta di un sostegno arriva anche su Lecce e lo fa per mano di Valente, candidato sindaco, per Lecce, del Movimento Grillino. Valente ne parla su Facebook, con un post: “Anche ieri (si riferisce al 29.01, ndr) molti cittadini ci hanno chiesto chiarimenti circa il Reddito di Cittadinanza locale che i Meetup hanno inserito nel programma. La proposta dei Meetup leccesi – spiega Valente – è ancora in fase di definizione puntuale (per non sovrapporsi al ReD di Regione Puglia, puntualizza) ed ha analizzato la capacità di un comune di intervenire per ridurre la povertà e il disagio sociale." Nei progetti, a sentire Valente, ci sarebbe la sperimentazione su un campione di famiglie, tanto per iniziare l'esperimento, spiegando che il RDcL (acronimo di Reddito di cittadinanza locale) si sostanzierebbe in due interventi: " Uno di sostentamento al reddito, l'altro di reinserimento al lavoro." Alla spiegazione fattiva del funzionamento del "sussidio" i quali fruitori sono inquadrati in categorie sostanzialmente rigide e con requisiti ben definiti, seguono un certo numero di commenti che fanno notare, al Grillino, come non esista una "voce costituzionale che lo renda attuabile" nel nostro ordinamento.
A stretto giro, tuttavia, arriva la replica che suona quasi come un monito del candidato del centrodestra Giliberti, attento conoscitore delle dinamiche a 5 Stelle di matrice grillina (Giliberti si occupava proprio del movimento di Grillo nella redazione di Porta a Porta dalla quale proviene, ndr).
"Il candidato del Movimento 5 Stelle dice una cosa impegnativa dichiarando di fare il reddito di cittadinanza e ritenendo di poter dare un reddito di cittadinanza ai leccesi in difficoltà – riassume Giliberti – questo sostegno mensile non è attuabile e bisogna dirlo con chiarezza. Non lo prevede la normativa, sarebbe una cosa 'contra legem', tanto che il Movimento 5 Stelle lo annuncia in tutte le competizioni elettorali amministrative e non lo attua in nessuna città che amministra."
E rilancia: "Con chiarezza, correttezza e onestà noi diciamo che facciamo una cosa e la faremo". Gilberti si riferisce alla "carta famiglia", un bonus già stanziato nel 2016 per i nuclei familiari numerosi. "Sì tratterà di una copertura finanziaria in favore delle famiglie in difficoltà, per mezzo della quale sarà possibile acquistare generi alimentari, prodotti per l'igiene e la cura della persona e della casa. Questa è una cosa che si può fare e che faremo; ritengo sia un approccio corretto nei riguardi della città." Così tuona Gilberti che mette a tacere il candidato del movimento 5 stelle, naturalmente, fino a nuova replica.
Valentina Petrucci
