Referendum costituzionale, il banchetto di ‘Noi Con Salvini’ a Lecce per le ragioni del No

Proseguono le attività promosse dal movimento politico che si rifà al segretario del ‘carroccio’. Stamane un gazebo in piazza Sant’Oronzo per spiegare agli elettori le ragioni per cui votare ‘NO’ alla prossima tornata referendaria.

Dopo gli appuntamenti promossi nelle scorse settimane, ‘Noi con Salvini – Lecce e Provincia’ torna alla carica lanciandosi a capofitto nella disputa referendaria che, da qui al prossimo 4 dicembre, porterà gli italiani alle urne per decidere se approvare o bocciare la riforma costituzionale voluta dal Premier Matteo Renzi. Un appuntamento fondamentale che, in entrambi i casi, segnerà le sorti del Paese nonché, come ragionevolezza vorrebbe che fosse, anche quelle dello stesso premier e del governo da lui presieduto.
 
“Questa è solo la prima uscita di tante iniziative che porteremo avanti in tutto il Salento – ha affermato Paolo Marasco, responsabile provinciale del comitato referendario ‘Liberi e forti con un NO’ – la battaglia per il NO è cruciale per il futuro del nostro Paese e noi, fino al 4 dicembre, saremo in strada, nelle piazze, a spiegare ai cittadini i motivi del NO ad una riforma fatta male e dannosa per il Paese." Il movimento politico che si rifà al leader della Lega, insomma, prosegue sulla linea tracciata dal segretario del ‘carroccio’ promettendo di mettersi di traverso pur di portare gli elettori a rispedire al mittente la proposta di modifica costituzionale sponsorizzata dal governo.
 
“Per noi, quella referendaria, è la battaglia della vita – dicono Leonardo Calò (segr. prov. NcS) e Mario Spagnolo (segr. cittadino NcS-Lecce) – infatti, il dire NO a questa riforma significa dire no ad uno stravolgimento del sistema Italia voluto dall'Ue e dai poteri forti. Questa è una riforma che comprime gli spazi di democrazia e limita ancora di più la sovranità. Inoltre, questa battaglia sarà fondamentale anche per il futuro delle alleanze, tanto a livello nazionale che locale perché, inevitabilmente, sarà difficile avere un dialogo con quei partiti oggi schierati per il SI!”
 
A cura di LUCA NIGRO



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