Referendum costituzionale, Il Circolo Pd di Guagnano-Villa Baldassarri si costituisce come Comitato ‘Basta un Sì’

La decisione adottata in maniera unanime dal Consiglio Direttivo. Fermo in convincimento da parte dei promotori che la Riforma Boschi sia un’occasione storica e unica di rinnovamento del Paese.

Una decisione, adottata unanimemente dall'attuale Consiglio Direttivo, a partire dal Segretario François Imperiale e che nasce dalla ferma volontà di dare vita ad un'ampia collaborazione con tutti i cittadini e tutte le cittadine che, pur non aderenti al Partito Democratico, condividono i contenuti della riforma costituzionale oggetto del prossimo referendum confermativo.
 
Il Circolo del Partito Democratico di Guagnano-Villa Baldassarri si costituisce come Comitato per il SI al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
 
Da parte dei promotori del comitato Basta un Sì di Guagnano-Villa Baldassarri, c'è il fermo convincimento che il testo della riforma costituzionale, a firma del Ministro Maria Elena Boschi, rappresenti un'occasione storica, non più rinviabile, per ammodernare e snellire il funzionamento delle istituzioni. Ciò senza minimamente intaccare quelli che sono i principi fondamentali della Carta Costituzionale.
 
Nei prossimi giorni saranno previste iniziative pubbliche utili a spiegare ed approfondire nel merito la riforma. A tal proposito, i promotori del comitato Basta un Sì tengono a precisare che: “ciò sarà fatto nel rispetto delle posizioni di tutti, sottraendosi, fin da subito, all'utilizzo di toni troppo alti e spesso fuori luogo a cui si assiste, purtroppo, in questi giorni”.
 
Dal Comitato, inoltre, fanno sapere che “Il superamento del bicameralismo perfetto, con una sola Camera che dà la fiducia al Governo e approva la maggior parte delle leggi, la riduzione dei costi della politica attraverso la previsione di un Senato che passa da 315 a 100 membri, tra l'altro non retribuiti, e la soppressione del CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro) e delle Province, l'eliminazione della legislazione concorrente tra Stato e Regioni, sono modifiche che mettono il nostro Paese finalmente al passo con le sfide poste da cambiamenti politici, sociali ed economici a dir poco epocali”.



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