In Puglia si allungano le aspettative di vita. La Regione a sostegno “dell’invecchiamento attivo e della buona salute”

Lo scopo principale del progetto è di accompagnare l’anziano nel più adeguato inserimento sia all’interno della società che nel proprio nucleo familiare.

Una missione ambiziosa, quella proposta questa mattina alla conferenza stampa convocata da Cisl Lecce e tenutasi presso il Palazzo Carafa di Lecce. La proposta intende valorizzare il ruolo delle persone anziane all’interno della società, rivalutando il ruolo delle stesse all’interno dei più svariati campi, dalla prevenzione, alla cura e alla tutela della salute, fino alla promozione sociale e alla formazione permanente, sottolineando l’importanza che l’universo culturale può imprimere agli stessi.

Il progetto, che intende coinvolgere la platea, dagli adulti ai più giovani della provincia di Lecce, sostiene la raccolta di 12.000 firme entro il 30 novembre, al fine di emanare una proposta di legge finalizzata alla promozione e al miglioramento della vita degli anziani e quindi di tutti i pugliesi.

“Questo perché si crede fermamente che, sicuramente oggi più di ieri, l’anziano sia inglobato nella società e nel nucleo familiare, sostenendo i figli, i nipoti e le generazioni successive. Questo sicuramente ne decreta il ruolo dinamico che oggi svolge” sottolinea Antonio Nicolì, segretario generale Cisl.

L’anziano svolge un ruolo centrale nella società, ed è importante sotto questo aspetto tutelarlo, accompagnandolo attivamente e incorporandolo  nella società, non solo sostenendolo, ma sopratutto rendendolo partecipe e integrato all’interno della vita quotidiana e considerandolo sempre di più come un’entità autonoma, capace di riaffermarsi continuamente, fronteggiando i repentini cambiamenti con un’adattabilità fino ad ora impensata.

L’iniziativa, che prende il nome di “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo e della buona salute”, oltre a essere sostenuta da Auser, Anteas e Ada, il CSVnet Puglia e il forum del terzo settore, è sostenuta e declamata dalle massime personalità sindacali del territorio, da Simone Longo, componente segreteria Cgil, Nicola De Prezzo, segretario generale Spi Cgil, Antonio Nicolì, segretario generale Cisl, Lidia Cretì, componente segreteria Fnp Cisl, Salvatore Giannetto, segretario generale Uil, Luigi Di Viggiano, Maurizio Frivoli, Silvana Tondo, trio addetto alla segreteria Stu Uilp Uil di Lecce. Unitamente hanno partecipato e sostenuto vigorosamente l’intento benevolo e solidale della missione e della conferenza stampa.

La proposta di legge intende incalzare tutti i livelli istituzionali, assumendo una prospettiva globale nella visione dell’anziano, facendolo affacciare verso un più solido sostegno e una completa autonomia, reinserendolo all’interno del processo educativo e rinnovandone le conoscenze in modo da calibrarne il sapiente utilizzo sia in famiglia che all’interno della società.

Questa consapevolezza deriva da approfondite ricerche riguardanti i trend socio-demografici del nostro Paese, constatando che il ciclo di vita dell’uomo nella regione Puglia si è progressivamente allungato: si pensi che gli ultra 65enni incidono sul totale per il 21,3%, sulla base di un universo di 867.247 unità, e gli anziani di età pari o superiore a 75 anni sono intensificati dai circa 350 mila del 2013 agli 424.557 attuali.

Importante risulta, inoltre, rimarcare la presenza di fondi derivati dalla spesa pubblica per l’onere intrapreso affinché questa proposta sia attuabile e ramificata in tutti i campi sopra citati, condizione obbligatoria allo scopo di garantire la piena ed efficace attuazione della proposta di legge, che altrimenti potrebbe fallire, come molte altre.

La Regione Puglia, nell’ambito di tale processo, ha approvato nel 2012, la “Carta regionale dell’invecchiamento attivo, vitale e dignitoso in una società solidale“, impegnandosi a promuovere trasversalmente a tutte le politiche regionali in campo sociale, socio-sanitario e socio-lavorativo, ogni azione utile rivolta a supportare in maniera coesa la persona anziana o comunque l’individuo in condizioni di limitata autonomia.

Firma anche tu!

Art. 1…la Regione Puglia riconosce e valorizza il ruolo delle persone anziane

Art. 3…la Regione persegue le finalità della presente legge mediante la programmazione, in favore delle persone anziane, di interventi nel campo della prevenzione, della cura e tutela della salute, della promozione sociale, della formazione permanente della cultura e turismo sociale, dello sport e tempo libero, dell’impegno civile e volontariato, delle politiche abitative ed ambientali…

Art. 5…la Regione promuove ogni azione utile a supportare le famiglie per la permanenza più a lungo possibile nel contesto domiciliare della persona anziana in alternativa al ricovero in strutture di cura residenziali…

Art. 7…la Regione attua programmi di informazione ed educazione sanitaria sui corretti stili di vita…attua percorsi facilitati di accesso ai servizi sociosanitari e programmi di prevenzione alle cronicità…

Art. 8...la Regione facilita l’accesso delle persone anziane a eventi musicali, di teatro, cinema, mostre

Approfondimenti

L’Unione Europea ha deciso di consacrare il 2012 come “Anno Europeo dell’Invecchiamento Attivo e della Solidarietà tra Generazioni”, riservando ad esso numerosi convegni ed in particolare un’interessante pubblicazione ricca di dati significativi, che mostra profonde diversità tra Stati membri nella legislazione sulle pensioni e la tutela dei processi di invecchiamento alla fine del ciclo lavorativo, in particolare per quanto concerne le donne e le aree meno sviluppate all’interno dei diversi paesi.

L’Unione Europea ha quindi ritenuto fondamentali dimensioni da tutelare: l’ambito lavorativo, la partecipazione sociale, la partecipazione sociale, la salute, il mantenimento dell’autonomia e la solidarietà tra generazioni.

I due articoli della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE, l’Art. 21 sulla non discriminazione, con espresso riferimento alla disabilità e all’età e l’art. 25 che sancisce il diritto degli anziani “a condurre una vita dignitosa ed indipendente e di partecipare alla vita sociale e culturale“, enfatizzano l’importanza del ruolo degli anziani, in una società che garantisca loro lavoro e una vita attiva in maniera congiunta.

di Giulia Greco



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