«Il mancato invito al Presidente della Puglia è un atto di arroganza e cafonaggine istituzionale che Renzi si sarebbe potuto risparmiare». Non usa mezzi termini, Ernesto Abaterusso nel commentare il gesto del Premier di raggiungere Taranto in occasione dell’inaugurazione del Museo Nazionale Archeologico senza “informare” della sua presenza il Governatore, Michele Emiliano che, incalzato dai giornalisti, risponde secco «Non sappiamo nulla del suo arrivo in Puglia».
Secondo il consigliere regionale del Partito Democratico si tratta anche di «un atto di ostilità verso i pugliesi».
«La Puglia ereditata da Emiliano è una regione con mille problemi – si legge in una nota a firma di Abaterusso – e lo sforzo di questi mesi, dalla sanità al lavoro, dall’ambiente al reddito di dignità e all’emergenza Xylella è stato quello di impegnarsi per tentare di trovare soluzioni per il bene di questo territorio». Proprio per questo il consigliere del Pd si sarebbe aspettato da parte del governo nazionale un aiuto concreto e non un «ostracismo continuo».
Ed, invece, le frizioni tra i due big sembrano essere più accentuate che mai, evidentemente Renzi ancora non ha perdonato ad Emiliano la sua battaglia in occasione del referendum contro le trivellazioni in mare.
Sul piatto c’è questo ‘famoso’ Patto per la Puglia, in attesa di essere firmato. Cosa che è già stata fatta in altri territori. «La vicenda del “Patto per la Puglia” è davvero l’emblema della volontà di tenere al cappio una regione. Ma Renzi si illude, come è già capitato a Berlusconi, se pensa di governare il paese circondandosi solo di yes men e yes women» chiarisce Abaterusso che spezza una lancia a favore del governatore «Quando Emiliano solleva il tema dei fondi sottratti al Sud o sottolinea la priorità, a Taranto, della situazione sanitaria e ambientale, non fa battaglia politica e non apre alcun conflitto istituzionale. Solleva e rappresenta gli interessi della Puglia. Ecco perché la puerile ritorsione di Renzi è inaccettabile sotto tutti i punti di vista e rappresenta un’offesa verso i pugliesi e i problemi di questa regione. E richiederebbe anche da parte di altri, soprattutto chi rappresenta la Puglia nel Governo e in Parlamento, una risposta a difesa dei pugliesi».
