Il responsabile dell'Ambiente fa il punto della situazione e spiega quali sono state le attività sin qui svolte per monitorare il territorio leccese alla scoperta di eventuali discariche abusive o rifiuti abbandonati. L’ufficio Ambiente, infatti, attraverso il proprio personale tecnico e attraverso le segnalazioni di tutti i cittadini, svolge un'intensa attività di controllo su tutto il territorio comunale per ciò che riguarda l’abbandono incontrollato dei rifiuti e le discariche abusive.
Tale attività è supportata dal controllo delle Forze dell'ordine che effettuano sopralluoghi e sequestri di aree su cui si rilevano comportamenti illeciti di smaltimento dei rifiuti. Ad oggi, in riferimento ai rifiuti tombati illecitamente, si può segnalare solo un intervento avvenuto 6 anni fa su un piazzale dell’area industriale all’interno di uno stabilimento. In quell’occasione, la Guardia di Finanza – di concerto con il settore Ambiente – mise a segno un’operazione molto importante. Sotto un piazzale di svariati migliaia di metri quadrati, furono scoperti dei fusti interrati qualche anno prima che contenevano vernici ed altro materiale chimico. In seguito, non sono stai più rilevati altri rifiuti tombati illecitamente.
"Per ciò che riguarda le piccole discariche abusive – rende noto l'Assessore – meglio classificate come siti su cui viene effettuato un abbandono incontrollato di rifiuti, la sorveglianza degli Ispettori ambientali dell’Ufficio Ambiente – di concerto con le Forze di Polizia – è sempre massima e porta quotidianamente all'individuazione di nuovi siti".
L’attività di controllo sul territorio viene effettuata anche su iniziativa Regionale mediante un apposito Accordo Quadro sottoscritto con Enti e Forze dell’Ordine. Un'intesa che, tra il 2008 e il 2013, ha portato localmente al sequestro di 56 siti.
"Operativamente, l’ufficio Ambiente – prosegue la nota – ogni volta che vengono individuati siti di proprietà privata su cui è stato effettuato un abbandono incontrollato di rifiuti diffida il proprietario del terreno affinché adempia, come per legge, alla pulizia e allo smaltimento di tutti i rifiuti presenti nel sito identificato entro una data prestabilita. Qualora il proprietario diffidato non provveda alla pulizia, l’Ufficio emette apposita ordinanza; nel caso il proprietario non dovese ottemperare, si provvederà all’esecuzione dei lavori di rimozione e smaltimento dei rifiuti con il recupero coattivo delle somme. Inoltre, per le aree di proprietà pubblica su cui è stato effettuato un abbandono incontrollato di rifiuti, l’Amministrazione Comunale provvede alla pulizia con propri fondi e attraverso appositi finanziamenti messi a disposizione dalla Provincia e/o dalla Regione".
L'ufficio Ambiente del Comune di Lecce, dunque, è impegnato a fondo attraverso numerose attività (controllo, redazioni piani e progetti di pulizia e/o bonifica, ricerca di fondi pubblici, e via discorrendo). In particolare, nell’ultima annualità, sono stati riimossi i rifiuti abbandonati in 19 siti, con una spesa di 300.000 euro, nell’area denominata “bosco Buia” con una spesa di 320.000 euro e nell'area denominata “ex inceneritore Saspi”, con una spesa di 65.000 euro.
Questi rifiuti sono costituiti principalmente da materiale di cui i cittadini si vogliono in qualche modo disfare senza applicare le corrette procedure di smaltimento. In particolare si tratta di scarti verdi, inerti da demolizione, pneumatici, piccoli quantitativi di eternit, vetro, carta e cartone, plastica, mobili ed elettrodomestici.
“Questo breve excursus – conclude l'assessore Andrea Guido – serve a chiarire le linee e le modalità di intervento dell'Amministrazione Comunale di Lecce nella salvaguardia dell'ambiente. I cittadini leccesi sappiano che non resteremo inermi di fronte ad eventuali tentativi messi in atto da chi vuole sfregiare o inquinare il nostro territorio”.