Riorganizzazione Asl Lecce. Mazzei e Caroppo contro via Miglietta

In merito agli ultimi provvedimenti presi dalla direzione della Asl Lecce in scadenza di mandato, insorgono Luigi Mazzei di FI e Andrea Caroppo di NCD.

L’Asl di Lecce spende e spande e approva strane quanto inopportune delibere a pochi giorni dalla scadenza del mandato. La misura è colma e per questo chiedo che la Giunta regionale intervenga revocando gli ultimi atti del direttore generale”. Queste le parole del consigliere regionale di Forza Italia, Luigi Mazzei, che ha già depositato 2 interrogazioni dirette al presidente Vendola e all’assessore Pentassuglia: la prima, relativa alla delibera 1907 del 7 novembre, che riorganizza i dipartimenti dell’azienda sanitaria; la seconda, sugli ambulatori in affitto dell’azienda per 800 mila euro l’anno.

“Senza alcun coordinamento con le organizzazioni sindacali e dopo lunghe ed estenuanti trattative cadute nel vuoto –aggiunge Mazzei- il direttore generale, in zona Cesarini prima di andare a casa, approva la riorganizzazione dei dipartimenti, bypassando l’opportunità di demandare al futuro management scelte così delicate. I sindacati Medici, tra l’altro, non hanno mai approvato lo schema proposto e avevano a loro volta adottato, all’unanimità, una controproposta ben articolata che non è mai stata presa in considerazione”.

Una delibera che appare illegittima, quindi, per il consigliere Azzurro “Ritengo che il governo regionale non possa esimersi dal revocare questa delibera, rimandando la decisione al futuro Dg anche al fine di consentire la concertazione con le organizzazioni sindacali di categoria”.

Sul caso poi  in base al quale l’Azienda Sanitaria pagherebbe 800 mila euro l’anno di affitto per gli ambulatori, Mazzei afferma “in provincia di Lecce sono stati dismessi ben 5 ospedali dal 2011 e sempre dal 2011 sono iniziati i lavori di ristrutturazione delle  strutture. Nella seconda interrogazione chiedo di sapere a che punto siano i lavori o se siano stati ultimati. In quest’ultima ipotesi, sarebbe una vicenda incresciosissima: vorrebbe dire che si continuano a pagare inutilmente 800 mila euro quando ci sono strutture pronte per essere utilizzate. L’anarchia dell’azienda leccese fa pensare anche alla carenza di controlli da parte della Giunta regionale” conclude.

Sull’argomento anche il consigliere di NCD, Andrea Caroppo. “La delibera della direzione generale ASL di Lecce che riorganizza completamente la stessa, ridisegnando la mappa dei dipartimenti e delle strutture, è assolutamente irricevibile, per ragioni di merito e per ragioni di metodo”.

Nel merito “da un giorno all’altro e senza alcuna valutazione, sono stati declassati la metà dei reparti  (oltre 200 strutture semplici) con i rispettivi dirigenti (primari), mentre manca ancora il documento programmatico e l’assetto che ne viene fuori appare in conflitto con altre fonti regolamentari tese alla riorganizzazione – pur necessaria – delle ASL”.

Nel metodo “ un provvedimento di riorganizzazione delle ASL era atteso dal 2011 e – al di là degli anzidetti profili di merito – è inaccettabile che, dopo anni di lassismo, giunga proprio a pochi giorni dalla scadenza del mandato sia del direttore generale sia dell’intera Giunta Regionale. Tanto senza contare che lo stesso è stato emesso “dalla sera alla mattina”, pretermettendo qualunque forma di concertazione e con il personale medico e con le sue organizzazioni rappresentative”.

Insomma, conclude Caroppo “Per fugare il campo da equivoci e strumentalizzazioni è necessario che la Direzione Generale ASL ritiri immediatamente il provvedimento, lasciando ai subentranti organi di direzione politica e amministrativa la possibilità di avviare una istruttoria e una concertazione degne di questo nome”.



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