Elezioni e problemi legati alla professione, gli avvocati di Lecce si confrontano

L’incontro durato poco meno di 3 ore ha toccato i punti salienti dei problemi dell’avvocatura, anche in vista delle elezioni del Consiglio dell’Ordine.

Un ordine che si confronta con se stesso, tra problemi che vengono dall’alto e una spinta di rinnovamento che viene dall’interno.

Questa mattina al palazzo di Giustizia di Lecce si è tenuto l’incontro – dibattito dal titolo “Problemi legati alla giustizia e programmi elettorali: l’Avvocatura Salentina si confronta”, organizzato dal Consiglio dell’ordine degli avvocati. Ed in effetti l’aula magna “Vittorio Aymone” del tribunale ha ospitato una platea che si è confrontata con i problemi che interessano tutta la categoria e che si scontra con se stessa in vista delle elezioni del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Lecce, da poco rinviate all’8 e 9 maggio 2019.

I problemi

I punti all’ordine del giorno sono riassunti in una lettera pubblicata sul sito web dell’ordine ed inviata dalla presidente dell’Ordine di Lecce, Roberta Altavilla, al presidente della Corte d’Appello del capoluogo salentino, Roberto Tanisi.

I nodi principali riguardano varie proposte, tra cui la riattivazione degli Osservatori civili e penali, come spazio di dialogo costruttivo; l’estensione degli Osservatori anche ai Giudici di Pace, a causa di continui ritardi nell’inizio delle udienze; il miglioramento delle udienze civili, spesso governate da interminabili file fuori dalle aule a causa degli spazi insufficienti all’eccessivo numero di cause di ruolo; infine la questione intorno alla liquidazione dei compensi maturati per il patrocinio a spese dello Stato.

I tempi per la lavorazione delle pratiche – dice il presidente Altavilla – sono troppo lunghi e richiedono ulteriore personale presso gli uffici preposti all’evasione delle stesse, nonché la necessità di un deciso, quanto improcrastinabile intervento presso il ministero, affinché metta con urgenza a disposizione le risorse economiche necessarie, essendovi un arretrato nei pagamenti di oltre due anni”.

Gli interventi

Gli interventi hanno visto l’avvicendarsi di vari esponenti del foro leccese, in maniera forse meno rigida di quella a cui il tribunale è abituato, ma certamente organica.

A prevalere nei discorsi che si sono susseguiti al microfono è stato il ruolo degli avvocati e dell’avvocatura in un mercato di “individualismo” in cui vi è “concorrenza fratricida tra colleghi, che ne indebolisce la forza contrattuale” dice Salvatore Donadei, presidente della Camera Civile salentina. E poi “L’avvocatura è ai minimi storici in termini di reputazione e compensi”.

“Come possiamo risolvere le problematiche della Giustizia a livello locale e a livello nazionale? Le cause sono sempre stesse: lo scarso rispetto per la funzione dell’avvocato e per le vere necessità della giustizia. Poco si può fare con un limitato investimento di risorse economiche”. Ha aperto così il dibattito che si è tenuto oggi nel Tribunale di viale de Pietro, la presidente dell’Ordine degli avvocati di Lecce, Roberta Altavilla.

Altrettanta preoccupazione, secondo la presidente, destano le proposte nel settore della famiglia “ Queste riforme, non concordate con coloro che operano nel settore, l’Avvocatura e la Magistratura, servono forse ad accontentare una certa fascia populista che tiene poco conto delle esigenze tecniche di tutela, partendo dal falso presupposto che le persone da proteggere siano solo le presunte vittime, che non sempre si rivelano tali”.

Riguardo alle elezioni per il rinnovo del Consiglio, Altavilla ha ricordato quanto sia stato fatto finora dai 21 consiglieri uscenti, la serietà, la cura e la dedizione con le quali hanno svolto il servizio: “Sono migliorati anche i rapporti con la magistratura, con la quale il dialogo è divenuto sempre più semplice e diretto, e sono state avviate numerose iniziative. Le commissioni che compongono il Consiglio, poi, hanno tutte lavorato in maniera alacre e c’è stata una buona collaborazione con le associazioni”.

Tra gli obiettivi più prestigiosi raggiunti, c’è il Congresso nazionale forense che tornerà a Lecce nel 2021, dopo quarant’anni: “Non è stato facile portare a casa questo risultato, perché avevamo dei competitor molto forti, ma ci siamo riusciti grazie sia ai rapporti che si sono creati anche a livello nazionale e sia al buon nome che l’Ordine di Lecce deve anche a chi ci ha preceduti”.

Al termine dell’intervento, la presidente ha difeso l’operato del Consiglio, dopo le polemiche e gli attacchi ricevuti da alcuni colleghi rispetto alla questione sulla eleggibilità di alcuni consiglieri (sei, tra i quali la stessa Altavilla e il vice Raffaele Fatano) con doppio mandato: “L’esperienza è stata sempre considerata un valore per gli avvocati e di certo non ci sono interessi di alcun genere né ci sono posizioni di potere. Non siamo qui perché qualcuno ci ha nominati dall’alto, ma perché siamo stati scelti da voi ed è in vostra rappresentanza che abbiamo agito, senza alcun ritorno economico”.

Ha concluso l’incontro il vice presidente Raffaele Fatano che ha puntato il dito contro quell’avvocatura ripiegata su se stessa, su un individualismo che è solo dannoso per la categoria. E, rispetto alle polemiche sull’ineleggibilità e sull’istanza di commissariamento avanzata al CNF dal gruppo Avvocatura di Base, ha evidenziato come l’Ordine abbia agito sempre nel rispetto della legge, e ha tuonato: “Abbiamo subìto un atto di pressione violenta. Per dare una spallata, a chi? Perché a guardare la realtà del Foro leccese, su 21 consiglieri, solo sei erano i cosiddetti ineleggibili. Mi ribellerò sempre alla violenza e crederò sempre nel confronto pacifico e costruttivo”.

Voce, poi, è stata data ai giovani avvocati anche con le parole di Andrea Conte, presidente dell’Aiga Lecce, Associazione italiana giovani avvocati.



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