Riunione sui rifiuti interrati lungo la nuova 275. La Provincia prende le distanze

Una presa di posizione forte quella della Provincia di Lecce nei confronti della riunione di ieri, svoltasi a Tiggiano, nella quale si è¨ parlato dei rifiuti interrati in diverse zone del Capo di Leuca, alcune delle quali insisterebbero sul percorso in cui si realizzerà il raddoppio della 275

L’iniziativa cui hanno dato vita Csv Salento e Scv net Puglia, non è piaciuta all’ente di Palazzo dei Celestini che, con una lettera indirizzata ai sindaci firmata dal Presidente Gabellone, ha diffidato chiunque dal continuare a spendere il nome dei Comuni e delle Comunità rappresentati dalla Provincia

Un laboratorio, per dare la parola ai cittadini e raccogliere le loro proposte al termine del quale, nelle prossime settimane, verrà redatto un documento da presentare alle autorità competenti con i vari suggerimenti raccolti.

È questa l’iniziativa cui hanno dato vita Csv Salento e Scv net Puglia e partita ieri con una riunione, svoltasi nel comune di Tiggiano, nella quale si è discusso del problema dei rifiuti interrati, scoperti poco tempo fa in diverse zone del Capo di Leuca, alcune delle quali insisterebbero lungo il nuovo tracciato della Strada Statale 275.

L’iniziativa alla quale aveva aderito un buon numero di sindaci del territorio interessato, poco è piaciuta alla Provincia di Lecce che, vedendo nella riunione una sorta di strumentalizzazione di chi si oppone ai lavori di rifacimento dell’arteria stradale, con una lettera inviata ai primi cittadini, ha preso le distanze dalla manifestazione, diffidato chiunque dal continuare a spendere il nome dei Comuni e delle Comunità rappresentate dall’ente di Palazzo dei Celestini.

“Con netto stupore abbiamo appreso dalla stampa che in data odierna è stata indetta una riunione per discutere non solo della vicenda inerente all'interramento abusivo di rifiuti pericolosi, ma vi è anche l'intenzione, del tutto capziosa, di associare tale discussione ad una posizione di contrasto al raddoppio della S.S. 275”, afferma nella sua missiva il numero uno di Palazzo Adorno, Antonio Gabellone.
“Prendiamo le distanze in maniera netta da certe opache strumentalizzazioni, diffidando chiunque dal continuare a spendere inappropriatamente il nome dei Comuni e delle Comunità da noi rappresentate.
Siamo estranei – prosegue il documento – da posizioni tese a stravolgere il senso della collaborazione e della partecipazione, avendo come obiettivo quello di associare vicende del tutto slegate con l'intento di assecondare logiche di parte e posizioni estranee all'interesse comune.

Sfugge quindi quale sia l'intento di chi ha inteso acquisire il consenso alla  partecipazione delle comunità, per poi curvare gli iniziali intendimenti verso ben altre volontà, che per puro caso sono espresse in un periodo di svolgimento delle campagne elettorali in diverse realtà comunali”.

Nella sua lettera, inoltre, il Presidente Gabellone sottolinea come l’istituzione da lui rappresentata sarà sempre in prima linea, per il bene della comunità e nell’interesse del Capo di Leuca, a fare sì, collaborando con le Forze dell’Ordine, alla verifica della presenza di rifiuti tossici nella zona e si bonifichino le aree: “Ci attiveremo immediatamente nei confronti delle istituzioni preposte perché si delinei un programma di bonifica di tutte le aree che risulteranno inquinate, reperendo le coperture finanziarie necessarie a dar corso ad un piano di ripristino della salute del territorio. Saremo parte attiva e diligente in ogni azione volta alla tutela della salute delle nostre comunità, mettendo a disposizione gli apparati amministrativi, le professionalità espresse dai singoli Comuni, così come dalle Unioni dei Comuni e dagli altri enti di coordinamento di cui ogni paese è parte.

Al termine del documento, infine, si ribadisce la posizione favorevole della provincia al raddoppio della 275: “Respingiamo con forza ogni tentativo di strumentale confusione, ribadendo la posizione favorevole al raddoppio della Maglie-Leuca, così come affermata in più occasioni dalle sentenze emanate della giustizia della nostra Repubblica. L' interesse del territorio e delle nostre comunità sono ben più alti di piccoli calcoli che finiscono per svilire ogni buona intenzione.

Continueremo a batterci per la salute di tutti, non assecondando pulsioni faziose”.