Barbara Lezzi è Ministra per il Sud. Il Governo “giallo-verde” giura alle 16.00

C’è una salentina nel governo giallo-verde, presentato dal premier Giuseppe Conte: come aveva anticipato Luigi Di Maio, infatti, Barbara Lezzi sarà ministra per il Sud. Giurerà alle 16 insieme al resto della squadra.

Il nome della salentina Barbara Lezzi non era mai finito nel gioco dei toto-ministri in cui si sono dilettati i giornali quando il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella aveva conferito l’incarico di formare il nuovo Governo al professor Giuseppe Conte. Tentativo naufragato sul nome dell’economista Paolo Savona che il Capo dello Stato non voleva per occupare la casella del Ministero di via XX settembre.

Poi il colpo di scena. Mentre urlava all’impeachment, il leader pentastellato Luigi Di Maio aveva reso pubblici i componenti della squadra pensata per attuare il contratto giallo-verde, scritto nero su bianco insieme al nuovo alleato, il segretario del carroccio Matteo Salvini. Ed ecco la sorpresa: la senatrice era finita nella rosa dell’esecutivo. Ministra per il Sud in quota Cinque Stelle in un dicastero che, nel programma, non doveva neanche esistere.

Nelle ultime elezioni, la parlamentare classe 1972 non solo ha conquistato un bottino di 107mila voti, ma ha battuto nel collegio uninominale di Nardò, big del calibro di Teresa Bellanova che aveva ricoperto il ruolo di viceministro dello Sviluppo economico, Massimo D’Alema schierato da Liberi e Uguali e Luciano Cariddi, ex sindaco di Otranto.

La pasionaria Lezzi, giurerà alle 16.00 insieme alla squadra presentata dal ritrovato premier Conte e composta da diciotto ministri, di cui 5 donne. La tanto discussa sedia del ministero dell’Economia, come è ormai noto, finisce al professor Giovanni Tria, sempre in quota Lega. È bastato spostare Savona per sbloccare impasse che durava ormai da (quasi) 90 giorni.

Insomma, il «governo del cambiamento» è partito, il neo presidente del Consiglio non nasconde di essere un po’ emozionato e ai cronisti che gli chiedono se l’esecutivo nasce debole risponde: “Dimostreremo coi fatti che non lo è”.



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