La protesta era stata annunciata da tempo: gran parte delle categorie di medici e dottori si sono dati appuntamento nelle scorse ore ai piedi della sede della Regione Puglia, in via Capruzzi a Bari, per far sentire il loro dissenso verso una gestione della sanità regionale a loro detta precaria.
Secondo molti di loro, infatti, il riordino voluto dal Governatore Emiliano sta portando più danni che benefici e, così come ribadito anche dal gruppo di Direzione Italia qualche giorno fa, le promesse non mantenute da Michele Emiliano sarebbero tante.
L’unico assessore presente a Bari era però proprio il vecchio titolare dell’Assessorato alla Sanità pugliese ai tempi di Nichi Vendola, Tommaso Fiore. Anche lui ha voluto manifestare contro l’attuale gestione sanitaria, ma per molti la sua presenza aveva il sapore di ipocrsia.
“Fiore artefice del disastro sanitario”
Tra questi c’è il Coordinatore Provinciale di Lecce di Puglia Popolare Luigi Mazzei, per il quale: “dopo 12 anni di disastri in sanità costellata da riordini mancati, razionalizzazioni fallite, clientelismo nelle scelte dei medici, reintroduzione dei ticket, liste di attesa infinite addirittura uno dei suoi esponenti artefice di tutto ciò, ossia l’ex assessore Fiore, scende in prima fila per andare a protestare contro la Regione e l’attuale governatore del suo stesso coloro politico. Davvero questi signori pensano che i pugliesi hanno l’anello al naso e non riescono a distinguere chi è stato il vero artefice del disastro e chi sta continuando a perpetrarlo. Il comune denominatore è sempre quella sinistra bieca che vuole occupare le piazze e governare, protestando verso se stessa”.
L’accusa è chiara insomma: secondo Mazzei nel dissesto dei nostri giorni, c’è lo zampino di Vendola e quindi anche di Fiore. “Rammento all’ex Assessore – scrive il coordinatore di PP Lecce – che i salentini lo ricordano molto bene, proprio perché nel 2009 venne a Copertino ad inaugurare il nuovo reparto di rianimazione, salvo poi, con una mia ispezione da Consigliere Regionale nel 2015, scoprire che lo stesso reparto non era mai entrato in funzione. Fotografai personalmente i costosi macchinari accantonati in un angolo.
La stoccata a Michele Emiliano
Forse qualcuno dovrebbe avere un minimo di dignità e lasciare la protesta a chi ha titolo per esercitarla, assumendosi le responsabilità dei risultati pessimi raggiunti. Puglia Popolare è vicina ai medici che oggi protestano perché non vi è una visione chiara delle vere necessità sanitarie dei territori. Assistiamo impotenti ai colpi di testa di un Presidente che, quando non è impegnato in primarie oppure ad attaccare Renzi e il suo PD, si dedica ad interventi spot”.