Schittulli lancia l’ aut aut, ‘i fittiani in lista o mi ritiro’

Nel giorno delle Palme nessun messaggio distensivo del candidato di centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, che chiede a Berlusconi di mettere in lista i fittiani. Ora la decisione si sposta a Roma

Ha aspettato la domenica delle Palme. La giornata in cui ci si scambia il tradizionale ramoscello d’ulivo, in segno di pace per lanciare  quello che appare essere un vero e proprio ultimatum al centrodestra.
Già, perché Francesco Schittulli, oncologo di fama internazionale, forse non sarà un politico di professione, come ha esordito nel messaggio pubblicato sul suo sito internet, ma, sempre politicamente parlando è tutt’altro che uomo sprovveduto.

Del resto chi è stato presidente della Provincia di Bari per 5 lunghi anni ed ha dato vita ad una lista che portava il suo nome , la lista Schittulli, appunto, proprio per autonomizzarsi da Forza Italia e dai partiti tradizionali del centrodestra non aveva nessuna voglia di rimanere con il cerino acceso per bruciarsi il dito se non la mano.

Messo tra l’incudine berlusconiana ed il martello fittiano, Schittulli ha tergiversato per un po’, ha lanciato qualche messaggio in tono sommesso, ma oggi ha deciso di prendere carta e penna e di scrivere quello che aveva in mente da un po’ di giorni. Se qualcuno pensa di giocare a perdere le regionali pugliesi nelle file del centrodestra per poi dare la colpa al fuoco amico e all’avversario interno, con lui ha sbagliato di grosso. Se il centrodestra vuole vincere lo deve fare ritrovando l’unità. Quindi, Fitto deve finire di realizzare la sua battaglia nazionale sulle spalle dei pugliesi e Vitali – anzi, Berlusconi – devono immediatamente dichiararsi disponibili ad inserire nelle liste di Forza Italia i consiglieri uscenti che afferiscono alla corrente fittiana e che con il loro portato di voti possono contribuire a sconfiggere il centrosinistra e Michele Emiliano, al momento con la vittoria in tasca.

È dunque indispensabile che in quelle liste di Forza Italia ci siano i candidati e i protagonisti con Raffaele Fitto delle battaglie di tutti questi anni del centrodestra in Puglia – scrive l’oncologo barese – Ogni eventuale scelta di esclusione avrebbe il sapore di un indebolimento e di una mossa autolesionistica. Chiedo dunque di avere immediatamente certezze per svolgere le mie doverose valutazioni. Basta tatticismi – conclude – Il tempo sta scadendo. E non mi si diano risposte enigmatiche, o rinvii a tempi indefiniti. Non c’è più tempo per lo scaricabarile”.

Adesso sta al partito azzurro ritrovare le ragioni del buon senso e trasformare un monito in un consiglio proficuo. Diversamente si arriverebbe ad un possibile “tutti contro tutti” che non soltanto renderebbe marginale il centrodestra in Puglia, ma lo consegnerebbe ad una figuraccia di portata nazionale.