«Se non si potenzia l’assistenza territoriale, la gente non capisce» Anche Blasi critica Pentassuglia
I tagli a nessuno piace farli, ma chi ha responsabilità di governo è costretto anche a questo. Onori e oneri della responsabilità. E tagliare significa scegliere, scegliere chi trattare meglio e chi trattare peggio. Scegliere cosa privilegiare e cosa, invece, necessariamente penalizzare. Ma proprio in questa fase che porta alla campagna elettorale per le Regionali del 2015, al Pd non va giù di passare per il partito che appoggia in silenzio le scelte del proprio assessore, senza prima aver provato in tutti i modi a condividere con i territori le decisioni, seppure dolorose.
Ci pensa Sergio Blasi ad intervenire per consigliare alla Giunta Vendola di cambiare metodo passando prima a potenziare la rete di assistenza territoriale e poi dedicandosi alla riorganizzazione-razionalizzazione.
"Incontrerò l’assessore Pentassuglia, per il quale come è noto provo stima. In questa fase, come è evidente, le misure di riorganizzazione ospedaliera non adeguatamente compensate rischiano di non essere comprese da chi guarda alla sanità del territorio come a un diritto da garantire in maniera omogenea e continua a tutti i cittadini.”
Quindi l’ex sindaco di Melpignano entra nel merito e critica Pentassuglia per la scelta di depotenziare Gallipoli e Scorrano con il taglio dei punti nascita. Gallipoli, argomenta Blasi, è una città turistica che decuplica la sua popolazione nel periodo estivo. Come si può indebolire una città che rappresenta un catalizzatore dei vacanzieri italiani e internazionali?
«Pur presentando ottimi requisiti per continuare a ospitare partorienti e neonati, come la presenza di un reparto di rianimazione, di uno staff medico e infermieristico eccellente, quella struttura viene privata del suo punto nascita. A fronte di ciò viene promessa l’attivazione di un trauma center che potrà essere utile solo in alcuni casi, vista la contestuale assenza di neurochirurgia, chirurgia toracica e vascolare. »
Quindi è la volta della difesa di Scorrano: «Allo stesso modo incomprensibile è la scelta di tagliare il punto nascita a Scorrano: qui la fascia adriatica del Salento viene ad essere sguarnita di un servizio fondamentale. Fatta eccezione per l’ospedale ecclesiastico di Tricase, come punto nascita pubblico resta solo il Vito Fazzi di Lecce. Mi chiedo se questa sia la scelta migliore che si poteva fare, nell’interesse dei salentini e di una sanità equamente garantita a tutto il territorio»
Difficile che Pentassuglia e il Pd regionale non ascoltino le parole di Blasi. Il rischio di una rivolta da parte dei territori è dietro l’angolo e tutti ricordano nel Salento come proprio sulla sanità Raffaele Fitto costruì il suo declino e Nichi Vendola la sua ascesa.
«Se non si potenzia l’assistenza territoriale, la gente non capirà» Anche Blasi critica Pentassuglia
Tocca a Sergio Blasi provare a smorzare i toni della protesta dei territori contro il piano di riordino ospedaliero presentato da Pentassuglia. Anche per l’ex sindaco di Melpignano, sbagliato depotenziare Gallipoli e Scorrano