Servizio idrico integrato 2014: aumento tariffa contenuto entro il 6,5%

Il Servizio Idrico Integrato 2014 subirà un aumento delle tariffe del 6,5% e non del 19,6%, come precedente proposto da Aqp. Decisione stabilita stamattina, in una riunione con Aip (Autorità Idrica Pugliese).

Scongiurata l’ipotesi di aumento delle tariffe – in merito al servizio idrico integrato 2014 – fino al 19,6% (così come proposto da Acquedotto Pugliese); grazie all’Autorità Idrica Pugliese, presieduta da Paolo Perrone, sindaco di Lecce, si è ritenuto di contenere l’implementazione del costo entro il 6,5%.

Ma com’è stato possibile ottenere un risultato del genere? Semplice, attraverso una riduzione dei costi previsti dal Metodo e applicati ad Aqp (ovvero riduzione del tasso di morosità da contabilizzare in tariffa, decurtazione della quota di FNI – cioè dell'anticipo finanziario per gli investimenti previsti per il 2014 –  e azzeramento dell’AMM cfp, ovvero della componente riscossa a titolo di ammortamento sui contributi a fondo perduto riscossi da AQP).

Ad essi si unisce un maggior apporto di contributi regionali da Fondi comunitari per la realizzazione degli investimenti e soprattutto la possibilità di chiudere il Piano Economico Finanziario della gestione di AQP in pareggio mediante la garanzia di un’anticipazione finanziaria della Regione Puglia a favore di AQP pari a 200 milioni di euro.

Questo quanto deliberato da AIP nella seduta odierna, dove nell’occasione è stato anche presentato il piano economico-finanziario per l’intero periodo concessorio (ossia 2014-2018).

Nell’occasione, l'Autorità ha inoltre legittimamente richiesto ad AQP il miglioramento del servizio, l’attuazione degli investimenti necessari e le politiche di sostegno alle utenze deboli. Insomma, il Consiglio direttivo ribadisce la legittimità, da parte di tutti i cittadini pugliesi, di poter usufruire di un servizio idrico qualitativo ed efficiente.

Di certo non si può nascondere l’arretratezza del sistema. Servono interventi e anche subito. Sugli impianti, sulle infrastrutture. Bisogna migliorare la rete infrastrutturale per i nuovi abitati, oltre che effettuare una buona depurazione delle acque reflue, onde evitare possibili sanzioni dall’UE.

In Puglia per l’adeguamento e potenziamento della rete acquedottistica, fognaria e del comparto depurativo, sono stati stanziati investimenti per un importo complessivo di 631,2 milioni di euro.