Smog in città: Rotundo chiede il ripristino della centralina

In piena emergenza smog nelle principali città italiane, Antonio Rotundo del Partito Democratico si chiede come sia la situazione a Lecce: ‘La centralina di misurazione delle polveri sottili è stata spostata in Piazza Libertini, rendendola inaccessibile’.

Tira aria di polemica tra le fila del Partito Democratico di Lecce. In particolare, il Consigliere comunale Antonio Rotundo torna sulla vicenda relativa alla qualità dell’aria nel centro della città. ‘Nessuno ha mai compreso – scrive il Consigliere dem – le reali motivazioni dello spostamento della centralina per la misurazione della qualità dell'aria da piazzetta De Santis a Piazza Libertini, ma ciò che si può affermare con certezza è che tale inspiegabile decisione ha impedito da qualche anno alla cittadinanza di conoscere se lo smog proprio nel cuore cittadino rappresenta un rischio per la salute dei cittadini’.
 
Nel capoluogo barocco, infatti, è presente da tempo una sorta di ‘termometro dello smog’, installato in Piazzetta De Santis prima, in Piazza Libertini poi.  ‘La centralina – prosegue Rotundo – finché ha funzionato ha fatto registrare ripetuti sforamenti dei valori previsti dalla legge delle polveri sottili; si determinava una sorta di effetto canyon, così come ha scritto in una relazione l'Arpa, che a causa dell'altezza degli edifici e degli alberi circostanti impediva la dispersione dell'inquinamento con possibili ripercussioni per la respirazione, al punto che la legge in quei casi prescrive anche misure di limitazione del traffico,  a tutela della salute della popolazione’.
 
Antonio Rotundo, quindi, se la prende con i vertici di Palazzo Carafa: ‘Hanno pensato che invece di incidere sulle cause dell'inquinamento per eliminarle o quantomeno ridurle era più semplice spostare la centralina, come quel paziente che per eliminare la febbre rompe il termometro. Domanda: spostata la centralina abbiamo eliminato il pm10? Assolutamente no, come gli struzzi si è preferito mettere la testa sotto la sabbia, ma così facendo abbiamo fatto come i prestigiatori, abbiamo preso in giro i cittadini, perché in questo modo abbiamo nascosto all'opinione pubblica informazioni e dati sulla qualità dell'ambiente che i cittadini hanno il sacrosanto diritto di conoscere’.
 
‘Sono queste le ragioni che mi spingono a presentare una apposita mozione – conclude la nota del Consigliere del Pd – per chiedere il ripristino della centralina; credo che spetti al Consiglio comunale pronunciarsi su un tema così delicato, per ragioni di trasparenza, di un corretto rapporto con la città e non ultimo di tutela della salute dei cittadini’.



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