È da oltre dieci anni, insieme a Gallipoli, la regina dell’estate salentina.
Giunta la bella stagione, turisti, vacanzieri e anche cittadini della provincia di Lecce vi si recano per prendere il sole sulle sue spiagge e trovare refrigerio dalla calura stagionale con un tuffo nel suo splendido mare, di giorno e la sera per trascorrere qualche ore passeggiando sui bastioni o per assistere ai tanti, tantissimi eventi di qualità, presenti nel tabellone delle manifestazioni estive.
Non ha bisogno di presentazioni Otranto, incantevole cittadina in riva al Mare Adriatico che è conosciuta in tutto in mondo e ai primissimi posti tra le mete estive all’interno dei cataloghi dei migliori buyer internazionali.
Quest’anno, però, rischia di essere privata di un servizio fondamentale: quello riguardante le corse in treno da parte di Ferrovie Sud Est per raggiungerla, che dovrebbero essere sostituite da un autobus.
L’ipotesi ha suscitato non pochi allarmismi e il Consigliere Regionale Cor, Saverio Congedo, nei giorni scorsi l’aveva definita “Un controsenso”
Lo stesso rappresentante in “Via Capruzzi” dei Conservatori e Riformisti e Presidente della VII Commissione, per scongiurare questa ipotesi, ha rivolto un’interrogazione urgente al Presidente della Regione, Michele Emiliano e all’Assessore alla Mobilità, Giannini.
Nell’atto rivolto al Governatore e al titolare dell’Assessorato ai Trasporti si chiede – considerato che la Regione Puglia ha stipulato con Società Ferrovie del Sud Est e Servizi Automobilistici un contratto per i servizi di trasporto ferroviario ed automobilistico e le attività di gestione dell’infrastruttura ferroviaria – se e come il Governo Regionale intenda intervenire su FSE per scongiurare la soppressione del servizio ferroviario fino ad Otranto, considerato che la città idruntina è uno dei capolinea turistici più importanti del Salento e della Puglia, un polo attrattivo che merita una copertura trasportistica seria e adeguata alle esigenze di una popolazione diffusa e crescente in termini di fruizione del territorio.
Ancora nulla è deciso, ma certamente una disposizione in tal senso sarebbe penalizzante per l’intero territorio e per tutto il comparto turistico, fiore all’occhiello del Salento.
