Stefano grida il suo no alle larghe intese «Il centrosinistra ha ancora tanto da dire». E a Taranto il Pd si spacca

Il senatore di Sel si aspetta una voce forte e chiara di tutto il centrosinistra e del Partito democratico pugliese per condannare e stigmatizzare le larghe intese di Brindisi e Taranto.

Le larghe intese tra Partito Democratico e Forza Italia, o meglio le voci che danno per già fatto l’accordo tra il partito di Michele Emiliano e di Raffaele Fitto – anche se i due non sarebbero troppo d'accordo con ciò che avviene a livello localein occasione delle prossime elezioni provinciali della seconda settimana di ottobre, suscitano la dura presa di posizione di Dario Stefano, esponente nazionale di Sel e candidato alle Primarie per il governo della Regione Puglia.

«Siamo dinanzi a giochi di Palazzo – incalza Stefàno – con l'occhio strizzato evidentemente anche alle competizioni elettorali future. È inaccettabile per chi ha vissuto la stagione del centrosinistra al governo virtuoso, della Regione e non solo. È  la prova che le larghe intese non sono più considerate da pezzi della classe dirigente del centrosinistra come una soluzione emergenziale, ma il viatico per progetti di ben altra durata e di profilo diverso»

Non c’è soltanto il timore da parte di Sinistra Ecologia e Libertà di essere marginalizzata nel panorama politico regionale e nazionale, ma anche l’amara constatazione che l’esperienza di governo del centrosinistra stia per essere archiviata. Di tale esperienza, infatti, il senatore Dario Stefano dà una valutazione positiva, anche per ciò che si è fatto in Via Capruzzi.
«Quello che si sta profilando sul fronte del governo delle province pugliesi, va ben oltre il concetto di laboratorio e di sperimentazione politica: è lo scempio del centrosinistra e della politica»

Proprio a causa delle larghe intese, c'è aria di tempesta nel Pd di Taranto, che di fatto si spacca. I Comitati Matteo Renzi di Taranto e di Pulsano, infatti, non si riconoscono nella decisione della direzione provinciale del Pd jonico, e ribadiscono la volontà di tentare la costruzione di una candidatura unitaria del Centro-Sinistra.
"Non crediamo che la decisione di una larga intesa che governi l'Ente provinciale – si legge in una nota – sia la risposta giusta a tutti i problemi che affliggono il nostro territorio.
Per questo continuiamo a chiedere al Partito Democratico di fare un passo indietro e di continuare nella ricerca di un candidato di centro-sinistra che possa unificare tutta la coalizione.
È indispensabile dimostrare, in questo momento storico a chi si riconosce nell'anti-politica, che le forze di centro-sinistra non rinuncino ai propri valori e si impegnino a non applicare una politica basata su “inciuci” e “spartizioni di poltrone”, ma si impegnino nella creazione di una coalizione forte e coesa sulla base di valori comuni e condivisi.
Non si può costituire tale condivisione con un partito come Forza Italia che ha già mal governato questo nostro territorio portandolo al più grande fallimento socio-economico.
Auspichiamo che fra i numerosi sindaci di centro-sinistra si possa trovare un candidato che unifichi tutta la coalizione e che rappresenti i valori per cui i cittadini hanno votato. 
Il risultato che il centro sinistra ha ottenuto nelle scorse elezioni comunali, provinciali, regionali ed europee è la chiara volontà di continuare un percorso progressista e riformatrice nel territorio jonico.
Per questi motivi sosteniamo l'iniziativa “Un confronto tra compagni, amici e cittadini” che i Giovani Democratici hanno proposto per lunedì prossimo; un confronto pubblico fra tutte le forze di centro-sinistra."