Tagli Sanità. Pagliaro ‘una politica consapevole avrebbe messo mano agli sprechi’

‘La spesa delle Regioni è fuori controllo, ma Renzi sta dando un colpo fortissimo che rischia di liquefare la percezione della sanità pubblica da parte dei cittadini’. Lo dichiara Paolo Pagliaro, dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia.

«Si può risparmiare sulla salute dei cittadini?». È questa la domanda che sta tenendo banco negli ultimi giorni, anzi ore. Da quando, cioè, il Governo Renzi ha annunciato di voler dare il via libera alla ‘spending rewiew’ sulla Sanità confermando quanto già anticipato in un’intervista a La Repubblica dal commissario alla revisione della spesa Yoram Gutgeld. E le cifre lette singolarmente fanno impressione: l’obiettivo sono e restano i 10 miliardi di tagli. Per decreto. Insomma, basta sprechi, basta con analisi, tac e risonanze magnetiche quando non necessarie, basta visite specialistiche a go-go anche per banali malanni. Altolà a quasi 200 prestazioni specialistiche che replicate ripetutamente diventano uno spreco miliardario.  Stop a più di cento tipologie di ricoveri evitabili. Il ministero della Salute, Beatrice Lorenzin con un imminente decreto stilerà la lista delle situazioni e patologie dove analisi e approfondimenti sono necessari, se si è fuori della lista si pagherà di tasca propria. Sul tavolo, infatti, ci sono una serie di misure ed il  pacchetto di emendamenti al decreto "omnibus" enti locali, presentato nei giorni scorsi, darà la prima importante sforbiciata.
 
L’argomento, tanto importante quanto delicato, sta facendo discutere non poco. Se da un lato ci si affanna a difendere la manovra, dichiarando che «I risparmi non sono tagli»,  dall’altro sono in tanti a non dormire sogni tranquilli. Italiani in primis, ma anche le Regioni si sono messe in guardia.
 
Secondo Paolo Pagliaro, dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia, “Renzi sta dando un colpo fortissimo che rischia di liquefare la percezione della sanità pubblica da parte dei cittadini”.
 
«Ridurre di 2,3 miliardi di euro i trasferimenti al settore – aggiunge Pagliaro – è una scelta ad occhi chiusi di chi ha dimenticato di guardare al benessere del cittadino e alla necessità di garantire l’accesso alle cure a tutti. Un diritto, quello alla salute, già minato da altri fenomeni di malgoverno del sistema: le lunghe liste d’attesa, per esempio, su cui il modello Vendola in Puglia non ha fatto nemmeno un passo avanti in questi dieci anni di centrosinistra (ma ha speso, in compenso, decine di milioni di euro per progetti evidentemente inefficaci su questo fronte).
 
«Prima di immaginare tagli ai servizi, specie quelli essenziali, una politica consapevole del suo ruolo avrebbe messo mano agli sprechi, riducendo le agenzie ed enti inutili per cominciare. Purtroppo, invece, -conclude Pagliaro- assistiamo al prelevamento continuo dalle nostre tasche senza ottenere alcun beneficio in termini di servizi».



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