Con le recenti parole del Ministro dell’Ambiente Galletti sulla indiscutibilità del gasdotto Tap e dell’approdo a San Foca, si è consumato l’ennesimo atto di protervia e arroganza della politica nei confronti di domande, sofferenze e richieste che per mesi e mesi un movimento eterogeneo ci ha consegnato.
Sinistra Ecologia Libertà ha condotto un’opposizione, in Parlamento come in Puglia, mai semplificatoria e ideologica ma sempre di merito. Ha motivato un convinto No con l’indeterminatezza del progetto, con l’assenza di una attenta analisi su impatto ambientale o economico, con l’inopportunità dell’approdo, con il falso mito dell’approvvigionamento energetico del Paese.
In questi giorni sì è deciso di scrivere l’ennesima pagina buia, nonostante il No del Mibac, della Regione Puglia, degli amministratori e delle popolazioni del Salento, sì è confezionata una proposta di grande opera a suon di sponsorizzazioni, marchette e pressapochismo, trainata da un’idea di sviluppo predatoria che propina per oro colato un progetto (utile a chi?) incastonato in una strategia tutta geopolitica volta alla risoluzione di presunte emergenze.
Il Governo ignora qualunque principio democratico e di collaborazione fra le istituzioni, mentre dovrebbe fermarsi, aprire un dialogo, costruire l'intesa con la Regione per il rilascio dell'autorizzazione unica, ascoltare i sindaci, il Comitato, dovrebbe in poche parole dismettere i panni di chi liquida con ‘Logica Nimby’ una ragionevole, motivata e larghissima contrarietà al gasdotto.
La Puglia ha sperimentato, con risultati virtuosi, come il turismo, l’agricoltura, la tutela del mare, della costa, del paesaggio sono motori di sviluppo economico, sociale e culturale. Il gasdotto Tap rompe questo modello ed è legittimo dire No. SEL sarà a fianco degli amministratori, del comitato NoTap e dei cittadini e delle cittadine che hanno a cuore il futuro di questa terra sui cui, giustamente, vogliono avere l’ultima parola.
Sonia Pellizzari,
Coordinamento Regionale
Sinistra Ecologia Libertà