L’intento è quello di far luce sui tempi d’attesa di una paziente oncologica per effettuare la TAC. E così una task force, voluta dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, approderà oggi a Lecce per comprendere meglio l’episodio. C’è da dire che sul caso Regione Puglia e Asl si sono già espresse in merito, specificando che i tempi d’urgenza per l’esecuzione di esami diagnostici su pazienti oncologici vengono sempre rispettati. Addirittura, l’associazione Salute Salento ci segnalò – attraverso una nota – che l’attesa per le tac ai malati di tumore si fosse ridotta. Diverse le migliorie all'interno del reparto oncologico, tra cui l’aumento delle visite di controllo da parte degli specialisti e le visite di 'follow up' svolte una volta a settimana.
Riguardo alle lungaggini, invece, esiste una spiegazione plausibile. La struttura sanitaria del “Vito Fazzi”, essendo di secondo livello (come stabilito dal piano di riordino ospedaliero approvato dalla Giunta Regionale con tanto di delibera) deve rispondere a esigenze e urgenze o pazienti interni ricoverati in ospedale.
Peraltro sulla questione si era espresso pure il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano:“Il caso della signora venne risolto ancor prima del clamore mediato con gli strumenti, la prassi e le regole di un sistema sanitario che certe necessita di nuova forza lavoro e forse, in alcuni casi, di miglioramento organizzativo, ma che sicuramente è in grado di rispettare le esigenze del malato, soprattutto quello più grave o bisogni evidenti”.
“La task force del Ministero – sottolinea sempre il Governatore Pugliese – avrà modo di raccogliere tutta la documentazione relativa al caso in questione per farne un’attenta valutazione”.
