#totocrisi. La «resa dei conti» corre anche su Twitter

Crisi di governo, se ne parla anche su twitter e si scatenano i commenti.

L’aria di cambiamento, in questo caso, soffia da un bel po’. Sempre più, infatti, la politica, non solo italiana, si nutre di tweet. Da tempo, il cinguettio ha sostituito la nota ufficiale, il comunicato stampa, la dichiarazione e persino lo “scontro” ormai non supera più i 140 caratteri. I social network sono entrati nella vita di tutti i giorni quasi in punta di piedi salvo diventare poi quasi indispensabili ed insostituibili. E fortunatamente non solo per motivi futili. Ma questa è un’altra storia.

L’interesse degli italiani verso la politica, alla faccia della disaffezione, è un dato di fatto. Mentre al Nazareno la direzione del Pd è riunita per decidere sul futuro dell'esecutivosu twitter #DirezionePD, #Cuperlo, #Civati, #Zanda, #Letta, #Renzi dominano la classifica delle tendenze in Italia. Un caso? Non proprio.

Perché se Renzi & Co chiamano Twitter risponde, sempre. Qualche esempio? In pochi minuti, una battuta del segretario del Pd lanciata durante un’intervista di venerdì sera a «Le invasioni barbariche» su La7, era diventata immediatamente trend topic della giornata. L'hashtag #enricostaisereno, per dire al premier Letta che nessuno gli vuole "prendere il posto" è stata usata, con una buona dose di ironia, da numerosi utenti. A distanza di giorni, anzi, è addirittura arrivata la risposta della rete con #iosonosereno nata da una frase detta da Letta nel corso della conferenza stampa per presentare "Impegno Italia". «Sono sereno, anzi Zen» , tempo una notte, si è trasformato in un’occasione per Social Network cinguettante tra ironia, polemica e un po’ di “sana” cattiveria.