Trepuzzi. Ritorniamo a parlare dell’abitazione IACP situata in via Jacopone da Todi. Questa volta si è tagliata la luce a causa dei ritardi nei pagamenti, e delle morosità di alcuni cittadini. Purtroppo, la crisi economica si ripercuote anche sul pagamento delle utenze.
Ci risiamo. Dopo circa un mese di tregua, ventidue famiglie di Trepuzzi si vedono nuovamente costrette a rinunciare ad uno dei servizi pubblici essenziali: la luce. A chiamarci in redazione, sollecitando il problema, è stato il signor Tommaso Prima, portavoce delle persone che vivono all’interno del Palazzo di via Jacopone da Todi. In sostanza il distacco della corrente implica una serie di problematiche abbastanza serie riguardanti alcuni residenti del condominio: si parla di disagi per bambini, ma soprattutto nei confronti di anziani e disabili; ma non solo.
Venendo a mancare l’elettricità, automaticamente viene meno anche la possibilità di utilizzare l’acqua, elemento essenziale per mantenere l’igiene personale. O meglio, il servizio idrico persiste, attualmente, solo ai piani bassi; perché senza luce, essendovi solo un motorino elettrico comune per tutto lo stabile, l’acqua non arriva a quelli alti. E con l’arrivo dei primi caldi stagionali diviene indispensabile utilizzare questo bene di prima necessità. La vicenda trae origine da un fatto sociale piuttosto triste. Molti nuclei, non riuscendo a pagare le bollette poiché economicamente impossibilitate, hanno determinato una situazione di morosità che ricade pure su quelli in regola.
«Parliamo di circa 80 persone in assoluto stato di disagio – ci dice per telefono il signor Prima – è da stamattina che stiamo chiamando il Comune, che dice di rivolgerci all’Amministratore condominiale; e l’Amministratore ci risponde dicendo che lui denaro non ne può anticipare. In tutto ciò non sappiamo a chi rivolgerci, ma facciamo comunque un appello bipartisan al panorama politico, sia di destra che di sinistra, affinché possa sbloccare questa condizione incresciosa».