L’approvazione favorevole sull’impatto ambientale rilasciata dal Ministero dell’Ambiente in favore di Shell, non è passata certo inosservata nel Salento. Il via libera, infatti, consente al colosso industriale specializzato in petrolio di installare nuove trivelle al largo del mar Jonio per consentire la ricerca di idrocarburi. L’atto ha ricevuto la benedizione anche del Premier Matteo Renzi e, a questo punto, si infiammano i dibattiti politici nel territorio. Duro, ad esempio è l’attacco del Senatore Dario Stefàno. ‘I due via libera alla Shell sono uno schiaffo in faccia alle comunità – attacco l’esponente di Sel – che hanno chiesto di essere ascoltate. Così il Governo si lascia sfuggire un’occasione utile per una pausa di riflessione e per riaprire il dialogo con i territori’.
Secondo il senatore vendoliano, poi, il tutto contrasterebbe con la richiesta dei sei referendum abrogativi lanciata dai Consigli Regionali di tutta Italia per richiedere lo stop a politiche ambientali concepite in netto contrasto con i pareri dei territori interessati. ‘Non riesco a capire – conclude Stefàno – il silenzio del Governo dopo l’iniziativa NoTriv da parte delle assemblee regionali e la conseguente improvvisa accelerazione. Non capisco e non lo capiscono nemmeno i cittadini’.
Se la prendono direttamente con il Governatore Michele Emiliano, invece, gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Per la Consigliera Regionale Viviana Guarini, infatti, ‘Nel Partito Democratico di democratico è rimasto ormai soltanto il nome – attacca. Il Pd si configura ancora una volta come un partito schizofrenico ed Emiliano dovrebbe ricordare a sè stesso e ai cittadini che al governo c’è il suo partito ed è per lui arrivato già da tempo il momento di scegliere da che parte stare: se vuole continuare a militare nel Pd o se vuole dare finalmente un segno di coerenza e serietà abbandonando un partito che sta consentendo la distruzione della nostra terra e del nostro mare’. Dai pentastellati arrivano anche le dichiarazioni del Consigliere Gianluca Bozzetti: ‘Come immaginavamo, purtroppo, vengono disattese le promesse fatte in campagna elettorale. Ieri Xylella, oggi trivelle e domani? Ci chiediamo, a questo punto, se anche quest'anno la Puglia potrà ancora essere definita la Regione più bella del mondo. Noi cercheremo di difendere questo primato con le unghie, consci, ormai, di dover lottare anche contro l'inerzia di chi ci governa’, conclude Bozzetti.
