Molti sindaci del Basso Salento hanno già levato gli scudi contro la ricerca del petrolio in acque salentine. Ora il tempo stringe e il territorio e i suoi rappresentanti istituzionali sono chiamati a presentare le proprie osservazioni e le proprie istanze presso il Ministero dello Sviluppo economico, che ha dato il via all’istruttoria il mese scorso.
Le richieste ai Comuni interessati sono già arrivate e lo specchio d’acqua su cui hanno messo gli occhi due colossi del settore idrocarburi (la statunitense Global Med e Petrolic Italia- Edison) si estende per circa 2mila chilometri quadrati, a sud di Leuca. Ora spetta al Ministero dare o meno la concessione esclusiva.
Ma dalla Puglia da tempo si dice “no alle trivelle” e la notizia di nuove richieste di ricerca di idrocarburi sta allarmando.
A dare un supporto nella battaglia contro la concessione, si sta attivando il PD. Proprio nei giorni scorsi, l’intera delegazione parlamentare pugliese si è ritrovata a Bari per dire che il Salento e il Capo di Leuca non sono soli.
Come spiega in una nota Gabriele Abaterusso, coordinatore della segreteria provinciale e vicesindaco di Patù, “La Puglia e il Salento hanno un ecosistema marino molto delicato che va tutelato e salvaguardato. Il sistema che vorrebbe usare la Global Med, invece, prevede l’uso di onde sismiche (la cosiddetta tecnologia air gun) che costituirebbero – a detta della comunità scientifica – una minaccia per le specie di fauna e flora presenti nei fondali marini. Non solo. A essere danneggiati sarebbero anche i numerosi Comuni salentini interessati dalla vicenda e con loro i paesaggi, la vegetazione e le tante oasi e aree protette che potrebbero essere rovinate per sempre”.
E ancora “Il nostro è un territorio che vive già come un macigno le realtà dell’Ilva e di Cerano e che da anni sta cercando di puntare su un’economia sostenibile. Il mare e il turismo poi sono settori nei quali la Regione Puglia ha deciso di investire in maniera decisa proprio perché fondamentali per la nostra economia. Ecco perché, come uomini e donne di questa terra, diciamo No alle trivellazioni progettate dalla Global Med”.
Ed è per questi motivi che il PD appoggia l’iniziativa dei sindaci salentini che sono pronti a unirsi e scendere in piazza. Domenica 9 novembre, il PD, pertanto, chiama a raccolta i sindaci e gli amministratori comunali a Leuca, per organizzare un sit-in di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
“Nello stesso tempo – conclude Abaterusso – sollecitiamo tutti i parlamentari che si sono ritrovati a Bari a trovare la soluzione normativa che consenta alle Regioni di non essere esautorate dalle autorizzazioni relative alle trivellazioni e di poter esprimere, in quanto espressione del territorio, un parere vincolante”.