Tutela ambientale e salute. Pendinelli:«La Provincia intervenga concretamente»

Si discute di tutela ambientale in Consiglio Provinciale, questa mattina a Palazzo dei Celestini. Occorre capire e registrare la relazione tra l’inquinamento e le malattie tumorali.

Mattinanta di Consiglio Provinciale a Palazzo dei Celestini. In primo piano, il punto all'ordine del giorno proposto dal consigliere provinciale Mario Pendinelli, con cui sottolinea il bisogno di interventi concreti in materia di tutela ambientale e difesa della salute pubblica. Necessario  un sostegno alla registrazione ed analisi dei dati relativi al rapporto inquinamento-malattie tumorali, fermo ancora al 2005. 

L’Ambiente prima di tutto, ma anche le misure di prevenzione e controllo volte a garantirne una fattiva protezione. Sottolinea soprattutto questo aspetto l'odg presentato in Consiglio Provinciale – iniziato stamattina a Palazzo dei Celestini subito dopo lo scambio d’auguri – dal consigliere Mario Pendinelli. Al centro della questione, dunque, sussiste una non approfondita attenzione alla tutela ambientale nonostante l’istituzione del Piano Provinciale dell’ambiente, avente il compito di promuovere azioni di coordinamento sia nella fase realizzativa degli impianti a rischio inquinamento, sia di controllo e monitoraggio. La tutela della salute viene al primo posto, e sebbene l’Amministrazione abbia speso di tasca propria delle risorse, oggi i dati in seno all’Asl relativi all’eventuale relazione proporzionale “inquinamento-malattie tumorali” risultano abbastanza vecchi. Ciò sarebbe dovuto – sempre stando a quanto sostenuto da Pendinelli – ad una superficiale concertazione dell'Ente a monitorare la situazione attraverso il coordinamento di Arpa e forze dell’ordine.

Com’è ormai risaputo, La giunta diretta dal presidente Gabellone deliberò in tempi non sospetti un’azione legale contro i danni salutari probabilmente legati alle emissioni della Centrale di Cerano e dell’Ilva di Taranto. Per poter proseguire nella causa – portata avanti dall’avvocatessa Francesca Conte – servirebbero elementi nuovi, aggiornati, a testimonianza del legame persistente tra i casi di tumore degli ultimi anni e le presunte problematiche provocate dai due colossi industriali. “Ci troviamo di fronte a una serie di principi che passano da anno ad anno – sostiene Pendinelli – senza raggiungere un obiettivo concreto. Nel dibattito ci sentiamo sempre dire che i controlli deve effettuarli l’Arpa; però bisogna capire per cosa noi assumiamo degli atti. Non si riscontra alcuna applicazione pratica legata ad essi. La mia mozione chiede che la Provincia intervenga in modo preciso su questi fatti. Visto che abbiamo dato incarico ad una professionista, è bene tradurre tutto in qualcosa di concreto. I dati relativi al registro tumori stanno fermi al 2005; un elemento che potrebbe frenare la sua attività dell’avv. Conte. La Asl detiene tutti i dati non lavorati; se non procediamo subito, avremmo dato un incarico che non produrrà nessun effetto”.