‘Una corte d’appello per ogni regione’, quindi in Puglia solo a Bari. Il Salento si prepara alla battaglia

Che cosa accadrà in Puglia se dovesse rivelarsi concreta la proposta di tagliare le Corti d’Appello ‘superflue’ al vaglio dei lavori della commissione presieduta da Vietti? Lecce e di conseguenza la sede distaccata di Taranto verrebbe soppressa?

In un futuro neanche troppo lontano potrebbe esserci un’unica Corte di Appello per regione. Non si tratta solo di semplici voci, la proposta sta realmente prendendo forma nel corso dei lavori della commissione Vietti istituita a settembre dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando che più volta ha ribadito la necessità di completare con un nuovo capitolo la tanto discussa riforma della geografia giudiziaria.
 
Entro la fine dell’anno, insomma, l’idea di tagliare le Corti d’appello ‘superflue’ o che hanno bacini di utenza esigui per configurare un modello sostanzialmente monoregionale potrebbe diventare un progetto da presentare poi alle commissioni giustizia di Camera e Senato. La novità emersa nel corso del congresso Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) di Padova ha giocoforza spinto tutti, ma proprio tutti – avvocati, politici ma anche gente comune – a chiedersi cosa accadrà in Puglia. Sparirà la sede di Lecce e di conseguenza anche quella distaccata di Taranto?. Per avere “giustizia” toccherà recarsi a Bari, che essendo capoluogo di regione, manterrebbe la sede?
 
Domande lecite, che non è mai prematuro porsi. Di certo, nonostante al momento siano solo ipotesi che non trovano nessuna conferma ufficiale c’è già chi promette battaglia.
 
«La Corte d’Appello non è l’unica istituzione a Lecce sotto la forbice del governo Renzi – dichiara Paolo Pagliaro, dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia – Camera di Commercio, Banca d’Italia, Tar, Agenzia delle Entrate, etc. dopo la soppressione delle Province sono solo alcune delle realtà sottoposte a questa insistente e perenne operazione ghigliottina».
 
«Si parla di razionalizzazione, –prosegue- ma tradotto significa taglio dei presidi sul territorio. O meglio, in Salento. Perché è evidente la tendenza ad isolare le Province di Lecce, Brindisi e Taranto; sotto il predominio incontrastato di Bari che sarà anche Città Metropolitana con tutti i suoi vantaggi. Se Emiliano vuole abbracciare questa vertenza –conclude Pagliaro- non si può che prenderne atto con favore, ma deve sapere che  si tratta di una battaglia piccola rispetto alla grande e poderosa sfida che nessun politico ha ancora raccolto per il Salento».
 
Rincara la dose il coordinatore regionale di Forza Italia, già sottosegretario alla Giustizia, l’on Luigi Vitali «Le notizie apparse sugli organi di stampa in questi giorni, ancorché non confermate, sono il sintomo della maniera approssimativa con la quale il Governo Renzi intende affrontare il problema del servizio giustizia. In questo desolante contesto, si inserirebbe la soppressione della Corte di Appello di Lecce, storico baluardo giudiziario del territorio. Un atto che suonerebbe come il preludio all’eliminazione di altri importanti uffici giudiziaro».
 
«Si continua con pervicacia ad utilizzare la mannaia per distruggere quel poco che è rimasto. Il tutto – prosegue Vitali –  in barba a grandi progetti avviati dai territori per migliorare la qualità del servizio giudiziario ai cittadini e agli operatori tutti. È sufficiente ricordare quanto fosse prossimo alla conclusione l’iter avviato dal Comune di Lecce per la realizzazione della ‘cittadella della giustizia’: l’agognata opera era vicinissima al traguardo. Fino al 30 agosto 2015, l’edilizia giudiziaria era materia spettante al Comune di Lecce e tutto procedeva speditamente, per poi arenarsi dopo il trasferimento delle competenze».
 
Secondo il coordinatore regionale di Forza Italia  non c’è tempo da perdere, ma mentre si impegna, già dalle prossime ore,  ad avviare tutte le iniziative istituzionali e personali per convincere gli interlocutori governativi dell'inopportunità e della gravità del progetto chiama a raccolta tutti, perché ognuno deve  fare la sua parte.



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