Vertenza Omfesa, primo appuntamento salentino per la sottosegretaria Teresa Bellanova

L’incontro con la Sottosgretaria Teresa Bellanova si è¨ tenuto nella sede Pd di Trepuzzi. Parola d?ordine: vietato smantellare.

Nemmeno il tempo di metter piede in terra salentina dopo la nomina a sottosegretario al Lavoro, che Teresa Bellanova ha preso parte ad un incontro  sulla vertenza Omfesa. Dopo l’accoglienza del partito, quindi, la sottosegretaria si è confrontata su una delle questioni che più conosce bene per averla seguita passo passo.
L’obiettivo del Pd, in merito ad Omfesa, è ambizioso: l’insediamento di un tavolo permanente di confronto e verifica sulla vertenza, nella sede del locale Partito Democratico.
Nel corso dell’apertura dell’incontro, Giacomo Fronzi, segretario cittadino del Pd, ha ribadito l’inderogabilità di alcuni temi– come appunto il lavoro – e ha aggiunto “Non è un caso che il primo intervento pubblico della neo Sottosegreteria Bellanova sia questo odierno, peraltro già fissato da tempo, per fare il punto sul giro di boa di una vertenza che, solo due mesi fa, appariva in via di soluzione e che oggi, viceversa, sembra di nuovo in alto mare. Non possiamo più permetterci di far trascorrere altro tempo. Occorre lavorare insieme per pervenire a una soluzione positiva”.

Un leitmotiv, questo, che ha caratterizzato gli interventi in scaletta di una mattinata particolarmente partecipata. E’ toccato al sindaco di Trepuzzi, Oronzo Valzano, dunque, richiamare ancora una volta la parabola dell’intera vicenda e l’empasse che ormai caratterizza la vertenza. Presente anche la Regione Puglia, con il consigliere Antonio Maniglio e Loredana Capone, assessore regionale allo Sviluppo economico, la quale ha individuato i punti salienti dell’azione regionale fino alla richiesta, soddisfatta, di insediamento di un Tavolo nazionale con la presenza di Trenitalia, per poi affermare come “sia necessario che Trenitalia dichiari quanta responsabilità concreta intenda assumere in questa vicenda e non – come sembra – un interesse di pura facciata”.
Presenti al confronto, ovviamente, i sindacati, con Salvatore Giannetto, segretario generale Uil, Salvatore Bergamo, ex segretario generale Fiom e in rappresentanza del segretario Cgil Salvatore Arnesano, Maurizio Longo, Fim Cisl.

Tra i rappresentanti politici, da Giuseppe Taurino, già sindaco di Trepuzzi, a Pierluigi Bianco, responsabile lavoro nella Segreteria provinciale del Pd, ad Alfonso Rampino, consigliere provinciale Pd, che sottolinea: “Noi non possiamo immaginare questa città senza la sua fabbrica. Esistono responsabilità precise che sono sotto gli occhi di tutti, e qualcuno se le dovrà assumere. La presenza di Teresa Bellanova al Governo, oltre a riempirci di orgoglio, ridà una nuova speranza e una nuova chance a questa vertenza. Una chance che non dobbiamo sprecare né vanificare”.
Per elencare soltanto le ultime tappe della vertenza, l’8 gennaio si è tenuta la riunione del Tavolo presso il Ministero Sviluppo economico, quando l’impresa interessata all’ingresso in Omfesa, Assifer, si dice pronta al sopralluogo; il 15 febbraio, Trenitalia ha inviato una bozza di contratto ad Omfesa-Curatela fallimentare, finalizzato all’intervento di manutenzione su 6 delle 29 carrozze rimaste presso l’azienda di Trepuzzi (nel frattempo priva di luce, a causa dei furti di rame, e con buona parte dei macchinari smantellati); il 27 febbraio Omfesa-Curatela avrebbe dovuto inviare ad Assifer una bozza di contratto. “Ci sono tutte le premesse per essere preoccupati – ha chiosato Loredana Capone prima di lasciare la parola a Salvatore Capone che ha sottolineato “Questa non è una battaglia che si può vincere da soli, separatamente. E’ necessaria un’azione corale, che veda integrati tutti i livelli istituzionali territoriali e che consenta alla Sottosegretaria di lavorare con il sostegno di tutti. In questa vicenda ci sono troppe ombre, troppe responsabilità, evidenti e occulte, e il paradosso di un’azienda capace di stare sul mercato, con un portafoglio ricco di commesse e contemporaneamente con i lavoratori in cassa integrazione. Così come di un Piano industriale che, in definitiva, è totalmente crollato”.

In ultimo, le prossime cose da fare sono state indicate da Teresa Bellanova, Sottosegretaria al lavoro e alle politiche sociali, che questa vicenda conosce palmo a palmo nelle sue molteplici luci e ombre, per averla più volte affrontata nel lavoro parlamentare, e per averla seguita sin dall’inizio.
E’ un agenda precisa, quella che la sottosegretaria disegna, con compiti e scadenze, e con un prologo inequivocabile: “In questi anni abbiamo visto troppe passerelle e poca attività concreta. Se siamo qui è perché le passerelle non hanno funzionato, e siamo lontani dai risultati sperati”.

Tra le priorità vi è quella di utilizzare l’anno che resta di ammortizzatori sociali per portare a casa intanto il lavoro sulle carrozze attualmente presenti, o comunque  su quelle non ancora destinate da Trenitalia alla rottamazione, e coinvolgere nella battaglia a sostegno di Omfesa l’intera deputazione parlamentare salentina. Poi “rimettere insieme i pezzi di quel che non siamo riusciti a fare”, il che significa avere un quadro esatto dello stato dell’arte e delle informazioni, quelle ufficiali e quelle meno ufficiali, senza dimenticare che “stiamo discutendo del fallimento di un’azienda che aveva un portafoglio di commesse pubbliche notevolissimo”, il che significa non solo venire a capo delle responsabilità della vecchia proprietà, ma anche capire se il modo in cui la curatela sta gestendo la vicenda per quanto di sua competenza, e se “stia agendo nell’interesse dell’impresa”.

“Sono convinta che la Regione non farà mancare il suo appoggio, se dovessero essere individuate linee di azione di sua competenza – ha concluso la sottosegretaria – E sono convinta che, se individuiamo con precisione i compiti di ognuno, avendo come unico obiettivo la salvaguardia dei lavoratori, i risultati non mancheranno. Per quanto mi riguarda, il lavoro è già iniziato”. 



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