L’Efsa ormai ha chiarito ogni dubbio: è la Xylella a disseccare gli ulivi salentini. Ora, dopo l’infelice scoperta, non si può più aspettare. È il momento di trovare una rapida soluzione.
È quanto affermato da Andrea Caroppo, il quale ha denunciato le continue polemiche rivolte alla scienza anche da parte della Giustizia. Il presidente del gruppo consiliare Forza Italia in Regione Puglia sostiene che ora l’unica necessità è ascoltare gli scienziati che, ancora una volta, confermano la causa del disseccamento dei nostri ulivi. Una vicenda, questa, che ormai “perseguita” il Salento da qualche anno.
“Vogliamo ascoltare gli scienziati una volta per tutte anzichè accusarli di complotti inesistenti solo perchè rivelano una verità che vorremmo differente?”, dichiara Caroppo. “Che la Xylella fosse la causa della morìa degli ulivi salentini – continua – è scientificamente chiaro quantomeno dall’ottobre 2013. Ma, da allora, sono passati 882 giorni senza che alcuna azione concreta sia stata effettivamente posta in essere per arrestare il contagio che, così, si è diffuso e si va diffondendo in tutta la Puglia con ripercussioni negative sull’intero comparto agricolo”.
Quello a cui mira il capogruppo di Forza Italia in Regione Puglia, dunque, è a un rimedio immediato, mettendo anche fine alle continue controversie che creano solo disagi e perdite di tempo. “Il combinato disposto di inerzia della politica e interventismo di altri – dichiara convinto – ha prodotto nel frattempo i suoi effetti: in primis nei confronti delle persone messe sotto processo e additate mediaticamente come untori, ma anche rispetto a tutti i cittadini che, impedita ogni iniziativa di emergenza volta a contenere la diffusione della malattia, rischiano pure di pagare una multa all’Europa a causa della scandalosa gestione di un’emergenza fitosanitaria rischiosa anche per gli altri Paesi”.
Che la Xylella sia una delle più gravi minacce per l’agricoltura mediterranea è risaputo. Il vero problema per i nostri ulivi, perciò, secondo Caroppo, lo abbiamo proprio sotto i nostri occhi. Così, il presidente FI si “appella” a chi governa il territorio: “Dopo questa ennesima conferma è il caso che chi governa la Puglia si svegli e si renda conto che l’olivicoltura e l’olio italiano rischiano di sparire prima e più per la Xylella che non per l’olio tunisino. Serve subito un piano di contrasto alla Xylella – propone – fondato sulle evidenze scientifiche e sul senso di responsabilità piuttosto che su demagogia, condizionamenti ideologici e teorie complottarde”.
di Eugenia Giannone
