Xylella, le eradicazioni sono inutili. Congedo e Manca ‘gli agricoltori si aspettano risposte chiare’

Il Gip Alcide Maritati sembra condividere la posizione della Procura convinta che eradicazioni degli ulivi colpiti dal disseccamento rapido non sono il metodo giusto per arginare la diffusione della Xylella fastidiosa. Saverio Congedo e Luigi Manca ‘Occorre fare chiarezza’.

Nessuno avrebbe mai immaginato, pur sperandolo, che la xylella fastidiosa, un piccolo ma pericolosissimo batterio, avrebbe innescato una battaglia tra la Procura che ha bloccato gli abbattimenti convinta che la causa del disseccamento rapido dell’ulivo debba essere cercata in altre cause e gli scienziati che in questi mesi hanno tentato di studiare la malattia con la ricerca. Uno scontro alimentato anche dalle diverse prese di posizione che ha creato una frattura tra coloro che continuano a credere nella bontà del Silletti bis e nelle misure di contenimento previste nel piano e chi, invece, ha sempre sostenuto che l’eradicazione delle piante, simbolo di questa terra, non fosse la soluzione.
 
Oggi, in questa diatriba destinata a durare a lungo, si è inserita la decisione del gip Alcide Maritati che ha convalidato il sequestro preventivo d’urgenza degli alberi  condannati, disposto il 18 dicembre scorso dal procuratore capo della Repubblica Cataldo Motta e dai pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione in Puglia dell'emergenza in cui figurano 10 indagati tra cui il commissario straordinario, il generale Giuseppe Silletti che ha rassegnato le sue dimissioni la vigilia di Natale.
 
«La convalida da parte del Gip Maritati del provvedimento firmato dal procuratore capo Motta stabilisce un punto importante nella vicenda Xylella e pone le basi per un'azione determinata e determinante da parte della magistratura. La decisione del giudice appare in linea con quanto immaginato all'interno del quadro disegnato dai sostituti procuratori Mignone e Licci e spinge ad una considerazione naturale circa la necessità  di proseguire in tale direzione e l'utilità  di andare fino in fondo». È questo il commento dei consiglieri regionali di opposizione Saverio Congedo e Luigi Manca.
 
Anche il gip, insomma, condivide la tesi secondo cui gli abbattimenti degli alberi e l'utilizzo di pesticidi non sarebbero l'unico sistema idoneo a evitare l'eventuale diffusione della malattia degli ulivi che può essere comunque arginata attraverso l'adozione di metodi graduali comunque previsti dalle direttive europee.
 
«Occorre fare chiarezza fino in fondo  – conclude la nota degli esponenti politici – per consentire  azioni politiche e scelte governative, specie a livello regionale, più serene rispetto al passato. L'indagine consentirà senza dubbio di facilitare le successive risposte alle domande di migliaia di produttori e vivaisti che in questo momento  lamentano principalmente la mancanza di coerenza e chiarezza nell'attività  di contrasto al batterio killer degli ulivi». 



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