Xylella. Emiliano chiede di essere ascoltato. Noi con Salvini: ‘la sinistra farebbe bene a tacere’

‘Chiederò alla Procura di essere sentito come persona offesa dal reato’ ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano, parlando del terremoto Xylella. Noi con Salvini ‘Dimentica che lui e la sua maggioranza sono stati strumento dei voleri dell’organismo burocratico europeo’.

«Chiederò alla Procura di Lecce di essere sentito come persona offesa dal reato per indicare documenti, fonti di prova e argomenti che necessitano di approfondimento istruttorio. Chiederò, inoltre, di acquisire formalmente copia del decreto di sequestro preventivo e degli atti sui quali quest'ultimo è fondato e dove non sussiste più il segreto istruttorio ai sensi dell'articolo 329 del codice di procedura penale». Le intenzioni di Michele Emiliano, dopo il terremoto giudiziario scoppiato nei giorni scorsi, sono state espresse a margine dell’incontro in Prefettura a Lecce sulla creazione del distretto turistico del Salento.
 
Era inevitabile che i riflettori si spostassero sull’affaire Xylella, soprattutto alla luce delle dichiarazioni secondo cui non esisterebbe “un reale nesso di causalità tra il batterio e il disseccamento degli ulivi”.  Fatto è che 10 scienziati e ricercatori tra i quali il commissario per l'emergenza, Giuseppe Silletti sono stati accusati a vario titolo di diffusione colposa della malattia delle piante, violazione dolosa e colposa delle disposizioni in materia ambientale, falso materiale e ideologico, getto pericoloso di cose, distruzione di bellezze naturali. 

Riguardo le polemiche sul suo atteggiamento nei confronti degli indagati, il Presidente della Regione Puglia ha voluto chiarire «Sebbene abbia augurato, giorni fa, agli indagati di poter rapidamente chiarire la propria posizione – ha detto – giacché qualcuno si é dispiaciuto della mia mancata solidarietà, colgo l'occasione per dire che io in vita mia non ho mai chiamato al telefono un indagato per dare la mia solidarietà in contrapposizione al lavoro della magistratura. Non mi è mai successo e non credo che mi succederà mai».
 
Noi con Salvini però non ci sta e all’indomani delle dichiarazioni del Presidente pugliese replica per bocca di Leonardo Calò del Coordinamento Provinciale di Lecce. «Il Governatore Emiliano che chiede incontri con i magistrati leccesi e che dice di essere parte lesa nella questione Xylella – si legge nel comunicato stampa –  dimentica che, in questi mesi, lui e la sua maggioranza sono stati strumento – muto e sottomesso – dei voleri e dei dettami dell’organismo burocratico europeo».
 
«La sinistra salentina, peraltro, che in questi giorni si dimostra essere campione assoluto di “salita sul carro del vincitore” è la stessa che, sulla questione xylella, ha anteposto all’interesse dei cittadini e del territorio salentino le strategie dell’U.E. che avevano (e oggi confermano di avere) come unico scopo quello di distruggere l’agricoltura pugliese, – prosegue la nota – tacciando di “complottismo” tutte quelle voci che, fin dalla prima ora, hanno avuto l’ardire di sollevare dubbi e perplessità sul batterio e che, proprio a causa dell’assenza o della connivenza della politica, si sono dovute rivolgere alla magistratura».
 
«Bene ha fatto il Procuratore Capo dott. Cataldo Motta e la dott.ssa Valeria Mignone a fermare lo scempio che il Commissario Silletti e la sua task-force, su ordine dell’Unione Europea, stavano compiendo a danno del territorio salentino, dei cittadini e degli imprenditori – concludono da Noi con Salvini – ma altrettanto bene farebbe la sinistra pugliese a non perdere l’occasione di tacere».
 



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