Acceleratore lineare al ‘Fazzi’: fra quanto tempo lo vedremo?

Acceleratore lineare all’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce: parte il bando di gara: secondo l’Associazione ‘Salute Salento’, se tutto va bene potrebbe giungere entro il 2015.

Non appena lanciato dalla Asl nelle scorse settimane, l’avviso volontario ‘ex ante’ ha ricevuto l’interesse delle due sole ditte disponibili per questo genere di tecnologie. Al centro dell'argomento, ovviamente, c'è l'acceleratore lineare. Si tratta della californiana Varian Medical Systems di Palo Alto e la svedese Elekta di Stoccolma. Secondo l’Associazione di volontariatoSalute Salento’, però, adesso le procedure diverranno  più complesse e chi pensava di accorciare i tempi – bruciando i percorsi con poche mosse – si dovrà ricredere.

Capitolo primo. Bisognerà adottare una nuova delibera di autorizzazione all’acquisto. E al contempo si apriranno le procedure per avviare il relativo bando di gara attraverso l’invio di una lettera-invito  ad entrambe le ditte; quest’ultime, poi, riceveranno anche il disciplinare di partecipazione alla gara. I vertici aziendali dovranno approvare tutti gli atti di gara, mentre gli uffici organizzeranno i sopralluoghi obbligatori. Un iter procedurale dovuto e da eseguire a norma di legge, insomma.

La gara – ci fanno sapere da Salute Salento – avverrà con la formula “al prezzo più basso” (e non al prezzo economicamente più vantaggioso), essendo state già elencate le caratteristiche richieste.  Successivamente, con un’altra delibera della Direzione Generale si provvederà alla nomina della commissione che valuterà i punteggi delle due ditte in gara.

Se le cose andranno come devono andare, la Asl vedrà l’acceleratore di ultima generazione entro il 2015. “Sempre che l’allungamento dei tempi non avrà determinato nel frattempo l’obsolescenza della macchina – precisa Salute Salento nel comunicato stampa inviatoci in redazione – visto che è sul mercato da circa 3 anni”. “Ma non è detto che i verbi coniugati al futuro ci consegneranno una realtà, da «Beautiful». Le cose potrebbero andare diversamente”.

Per esempio – viene ipotizzato da più parti – la ditta che non si aggiudica la gara potrebbe fare ricorso. Bloccando di fatto l’assegnazione della fornitura alla prima classificata. Ergo, delle eventuali complicazioni allungherebbero le procedure, al punto che la Asl potrebbe perdere il finanziamento (fondi Fesr 2007-2013 a disposizione fino al 31 dicembre 2015).

Chi potrebbe fare salti di gioia di fronte a una tale prospettiva? si domandano dall’Associazionela ditta Elekta che si è già detta disponibile a fornire l’acceleratore e i lavori al bunker al prezzo di 2 milioni e 700mila euro, tutto compreso? O la ditta Varian che per installare il suo Truebeam dovrà rendere compatibili anche gli altri macchinari già presenti nel reparto di Radioterapia del “Fazzi” (di marca Elekta)?”. In ogni caso però, il territorio salentino non rimarrebbe senza il Truebeam. Perché il Centro di Medicina Nucleare Calabrese a luglio scorso ha fatto richiesta di installazione alla Regione proprio di un Truebeam.



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