Il Brescia festeggia la serie A cantando “Terun Terun”: offesa razzista o semplice sfottò?

Durante la festa per la promozione in Serie A, dopo 8 anni, i calciatori del Brescia hanno intonato un coro contro i meridionali. Il video è stato condiviso anche sulla pagina ufficiale della società.

Rischia di diventare un caso nazionale il coro di esultanza dei calciatori del Brescia durante i festeggiamenti al «Rigamonti» per la promozione in seria A con due giornate d’anticipo. Sotto la curva Nord, davanti ai tifosi incontenibili per il ritorno in massima serie dopo 8 anni, Leonardo Morosini strappa il megafono al compagno Ernesto Torregrossa, tra l’altro siciliano di nascita, e invita il pubblico a saltare al grido di “Terùn, terùn” probabilmente rivolgendosi al Lecce, che aveva appena incassato una sconfitta in casa del Padova, e al Palermo.

«Cori razzisti», così per tanti meridionali possono essere tranquillamente chiamati quei canti che, invece, non solo i bresciani archiviano come semplice goliardata, ma che addirittura la società posta sui profili social per celebrale la promozione. La memoria va ad un altro episodio simile accaduto in uno stadio ‘caldo’ del Nord, i Bentegodi di Verona, quando l’allenatore della squadra scaligera si lasciò andare intonando la canzone Ti amo terrone. Le polemiche furono talmente grandi che mister Mandorlini dovette chiedere pubblicamente scusa, dichiarandosi non razzista e ricordando che nella sua squadra tanti giocatori erano meridionali. Ma la vicenda ebbe un’eco nazionale.

Oggi, ci ricascano le rondinelle con il rischio che gli organi disciplinari possano quantomeno ammonire certi comportamenti. Quale può essere il confine tra offese e sfottò?

La settimana scorsa i tifosi dei bianco-azzurri non avevano certo dato il loro meglio, prima della trasferta al via del Mare, sottolineando il fatto che nel costo del biglietto per il big-match era incluso anche il prezzo della vaccinazione per scendere in terronia. Una espressione stupida alla quale i salentini avevano risposto sul campo battendo l’undici vigorini e raggiungendoli in classifica.



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