Arrestato l’ex calciatore del Lecce Gaetano Vasari. L’accusa è di bancarotta fraudolenta

Vasari è adesso ai domiciliari. Ad essere denunciati anche le figlie e il fratello dell’ex ala destra,ma il legale getta acqua sul fuoco. Con due gol, nel 2001, salvò il Lecce

È stato arrestato ed è finito ai domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta l’ex calciatore del Lecce Gaetano Vasari. 51 anni, terminata l’esperienza calcistica, era tornato nella sua Palermo restando lontano dal mondo del pallone e dedicandosi all’attività imprenditoriale.

Lo ha raccontato il sito Gazzetta.it entrando nei dettagli della fine poco gloriosa del suo panificio ‘Caldopane’ sito nel capoluogo siciliano. Ad essere denunciati anche le figlie e il fratello dell’ex ala destra, mentre il legale di famiglia ha gettato acqua sul fuoco imputando la colpa dell’avvenuto alla crisi economica che si è abbattuta sull’azienda sprofondata nei debiti. Debiti che, tuttavia, sono in via di estinzione, essendo stati pagati tutti i fornitori e restando in piedi solo le pendenze con lo Stato.

Tanino Vasari, classe 1970, era un funambolo,  fortissimo nel dribbling, apprezzatissimo soprattutto nella cadetteria dove totalizzò 242 match. In Serie A disputò 45 partite, realizzando tre reti, due delle quali nella sua ultima partita con il Lecce contro i biancocelesti capitolini della Lazio che valsero la permanenza nella massima serie dei giallorossi nel 2001.

Lecce – Lazio 2-1, 17/6/2001

Era il Lecce di Chimenti, Giorgetti, Viali, Savino, Balleri, Colonnello, Ingesson, Conticchio, Tonetto, Vugrinec e Vasari appunto. Era soprattutto il Lecce di Cavasin che nell’ultima partita di campionato, in un assolato ed afoso pomeriggio del 17 giugno 2001, al Via del Mare, si giocava la permanenza in Serie A in una sfida al cardiopalma contro la Lazio. Era la Lazio di Dino Zoff, di Peruzzi, Pancaro, Nesta, Nedved, Simeone, Stankovic, Ravanellli, Crespo, del ‘loco’ Lopez. Arbitrava Racalbuto della sezione di Gallarate che assegnò alla fine del primo tempo un calcio di rigore ai biancocelesti trasformato da Hernan Crespo, un penalty che mandò le squadre al riposo con i giallorossi che avevano due piedi in serie B.

Nella rispresa fu proprio Gaetano ‘Topolino’ Vasari a ribaltare il risultato. Una doppietta di rapidità, destrezza e tempismo, siglata con il numero 10 sulle spalle, che portò il Lecce a scalare la montagna e passare dall’inferno della retrocessione al paradiso della permanenza in massima serie. Una doppietta festeggiata negli ultimi secondi da un’invasione allegra dei tifosi che abbracciarono i loro beniamini, festeggiando la salvezza.



In questo articolo: