Al netto delle rivalità calcistiche che possono interessare solo alcuni, e solo fino a un certo punto, sarebbe bello poter avere come un tempo più squadre del Meridione in serie A, a cominciare dalla nostra regione che al momento vede protagonista solo il Lecce.
La geografia calcistica italiana è totalmente squilibrata con 15 squadre di città del centro-nord e solo 5 per il centro-sud.
Non è un fatto strano, ma certamente un fatto ingiusto. È vero che il calcio è un’industria e che maggiore ricchezza genera maggiori investimenti, e pertanto il Nord detta legge sul piano economico anche nel Calcio, ma è pur vero che si deve fare qualcosa per rendere lo scenario quantomeno più omogeneo rispetto ad oggi.
Si dirà che la tradizione calcistica nazionale è storicamente radicata al Nord (Juventus, Inter, Milan) ma è anche vero che il gioco più bello del mondo meriterebbe di essere socializzato all’intera penisola italiana, isole comprese, che, vergognosamente, pur essendo le due regioni più grandi del Paese, non hanno nemmeno una squadra nella massima serie. È questo non è bello.
In conclusione possiamo affermare che lo scudetto a Napoli, la salvezza di Salernitana e Lecce, la promozione in A del Frosinone, e ci auguriamo la promozione di una tra Bari e Cagliari, stante la retrocessione di tre squadre del nord, portano un minimo di riequilibrio nel Calcio che conta.
