Serie A, decisioni rinviate: si spera nella ripresa. Allo studio ipotesi spareggi

Il Consiglio della FIGC ha deciso di prendere tempo, rinviando possibili soluzioni al 23 marzo. Due settimane per studiare se e come concludere i campionati.

Il Consiglio Straordinario della FIGC ha solo preso atto della sospensione dei campionati fino al prossimo 3 aprile. Nessun’altra decisione.

Il tempo che ci separa dalla (possibile) ripresa dei vari tornei permette a tutte le Leghe di riflettere ancora sul da farsi, con l’impegno, assunto da ciascun presidente, di proporre entro il prossimo 23 marzo possibili soluzioni.

In pratica 13 giorni per definire l’azione con cui si potranno concludere i campionati, soprattutto quelli professionistici, tra turni infrasettimanali, posticipazione della data di conclusione, oltre alla possibilità, che potrebbe tradursi in richiesta formale alla UEFA, di differire i prossimi Europei di calcio.

Nel “Day 1” di blocco totale dell’Italia, quindi, anche il mondo del calcio ha deciso di rinviare ogni decisione, almeno per il momento. Sul tavolo del presidente federale Gravina vi erano allo studio alcune idee: dalla fissazione di nuovi turni infrasettimanali nella seconda metà di maggio, fino allo slittamento del calendario.

La Serie A, in particolare, sulla carta perderà due giornate (quelle in programma nei prossimi due weekend), oltre ai recuperi della 25^ giornata che erano stati caldendarizzati il 18 marzo, considerato che nell’ultimo fine settimana di maggio era prevista la sosta per gli impegni delle Nazionali.

Ma all’uscita della riunione il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli non ha escluso possibili soluzioni a sorpresa. Su tutte, si è profilata l’idea dei playoff per assegnare lo scudetto 2019/20, con gare concentrate in pochi giorni tra tre o quattro squadre.

Una soluzione certamente originale per la Serie A e che potrebbe essere proposta anche in chiave playout per decretare le retrocessioni. Solo ipotesi al momento, in attesa del 23 marzo. L’auspicio è quello di riprendere il normale corso dal 5 aprile in poi.

In caso di ulteriore stop al campionato imposto dall’emergenza, invece, le alternative sarebbero quelle della non assegnazione del titolo o la convalida della classifica attuale. Una iattura, quest’ultima ipotesi, per il Lecce, attualmente al terzultimo posto.



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