
Per la serie, noi ve l'avevamo detto. Torna alla ribalta l'argomento che riguarda i danni causati al manto erboso dello stadio 'Via del Mare' all'indomani del concerto dei Negramaro. L'U.S. Lecce, infatti, aveva fin dall'inizio espresso le prorpie perplessità riguardo a ciò che un evento di tale portata avrebber causato, ovvero l'impraticabilità del campo, seguita da necessari interventi costosi a seguito della manuntenzione interrotta programmata da tempo e pagata dalla stessa società. A sottolinearlo è proprio l'U.S. Lecce che, attraverso una nota stampa pervenutaci in redazione, non nasconde certo la propria amarezza.
"Con estremo rammarico l’U.S. Lecce prende atto della situazione". Dopodiché, la società di Piazza Mazzini tira in ballo anche il sindaco del Comune di Lecce, Paolo Perrone: "Aveva appianato ogni divergenza, assicurando, anche con ampio risalto giornalistico, l’erogazione di un determinato importo, gran parte garantito anche dalla società organizzatrice del concerto, necessario per il ripristino del campo, e che lo stesso sarebbe stato erogato dal Comune subito dopo l’evento musicale. Sta di fatto che dopo il concerto sia il sindaco che ogni altro referente dell’amministrazione stessa sono stati latitanti, né allo stato si sa quando e se detti importi saranno versati. Né, soprattutto, per l’ammontare dell’importo garantito dal primo cittadino".
Le ultime voci informali provenienti da Palazzo Carafa, infatti – si legge sempre nella nota, peraltro leggibile integralmente pure sul sito ufficiale della società, uslecce.it – parlano di un contributo, per così dire definito "caritatevole" e "ben al di sotto dell’importo concordato". Tali somme erano destinate alla ditta manutentrice incaricata del ripristino del terreno, presente tra l’altro a tutti gli incontri tra US Lecce e Comune. "Conseguenza del mancato versamento da parte del Comune è stata, come prevedibile, la comunicazione della ditta GreenSport – prosegue il comunicato – nella quale si fa presente che in mancanza dell’erogazione della somma a copertura delle spese in oggetto per i danni provocati, la stessa sarebbe stata 'costretta a sospendere qualsiasi lavoro di straordinaria manutenzione, ritenendosi estranea a problematiche che si potrebbero verificare sul terreno di gioco, non garantendo il buono stato dello stesso' ”.
Morale della favola, secondo l'U.S. Lecce è a rischio lo svolgimento a Lecce della prima gara casalinga con il Barletta, se non anche delle altre. "In sostanza quel che l’U.S. Lecce aveva ampiamente previsto si può dire ormai concretizzato. Il Comune ha fornito rassicurazioni che a tal punto sembrano essere state dettate dalla sola esigenza di far tacere ogni voce circa le problematiche che il concerto, dallo stesso fortemente voluto e imposto, avrebbe causato al terreno di gioco del Via del Mare".
"Quel che non si riesce ancora a comprendere – si porta testualmente – è la disparità di trattamento messa in atto dal Comune di Lecce nel favorire a tutti i costi la realizzazione di un evento musicale, a discapito dell’interesse di tutti i tifosi giallorossi a poter assistere regolarmente alle gare casalinghe dell’U.S. Lecce". Stando alla convenzione tra Comune e U.S. Lecce, proprio in ragione dei danni naturalmente causati da eventi di tal genere, è prevista, a carico degli organizzatori degli eventi, una garanzia fino a 500.000 euro. "Nel caso di specie, pur a fronte della lucrosità dell’evento, pare che gli organizzatori abbiano versato appena euro 25.000, che, comunque, ad oggi sono ancora fermi nelle casse comunali".
Insomma, l’U.S. Lecce dice a chiare lettere di aver ingenuamente creduto alle rassicurazioni sulla parola date dal Comune. "Eppure quanto asserito dal’ex presidente Giovanni Semeraro circa il disinteresse delle istituzioni nei confronti della squadra avrebbero dovuto essere di monito" – così conclude la nota stampa.