Il Lecce non sa più vincere e a Fondi finisce pari. Tra i pali meglio Mancosu di Bleve

A causa della pessima giornata del proprio estremo difensore i giallorossi non vanno oltre il pareggio con L’Unicusano. Domenica di scena al ‘Via del Mare’ il Cosenza

Calato il sipario, anche se con un po’ di rammarico per l'occasione avuta e puntualmente fallita dal bomber Caturano,  sul pari interno contro i "Satanelli" di mister Stroppa, ecco che il Lecce ha incontrato sulla sua strada l'Unicusano Fondi la squadra universitaria della "Ricerca Scientifica", un avversario tra i più prestigiosi nel campionato di Lega Pro che sta facendo intendere di voler puntare, senza mezzi termini, al salto di categoria, magari, passando per la lotteria dei play-off.
 
I giallorossi, consci, di avere al cospetto una compagine bene attrezzata e reduce da sette punti in tre partite, sono scesi al "Domenico Purificato", stadio intitolato al celebre pittore neorealista nato proprio a Fondi, con la formazione tipo ma con qualche novità in difesa che ha visto Vinetot al posto di Giosa e la conferma di Cosenza.
 
La partita si sblocca già al 25° secondo col Lecce che passa in vantaggio con Torromino che, sul filo del fuorigioco prima fa sedere con una finta il portiere Baiocco e poi da posizione defilata spedisce la sfera in fondo al sacco. Il Fondi reagisce quasi subito e al 12° Tiscione impegna Bleve dalla distanza. Tre minuti più tardi è la volta di D'Agostino a scaldare i guanti dell'estremo giallorosso. Al 21° il Fondi segna il gol del pareggio con D'Agostino dopo un batti e ribatti in area giallorossa, ma l'assistente dell'arbitro indica l'evidente fuorigioco e il Sig. Robilotta invalida la rete. Al 26° il Lecce raddoppia con Pacilli che lascia partire un fendente in diagonale da dentro l'area che non da scampo a Baiocco. Il tecnico locale corre ai ripari e sostituisce D'Angelo con Calderini al 26°. Il primo giallo dell'incontro è per Tiscione reo di aver commesso un fallo tattico ai danni di Pacilli. Al 36° inizia lo show in negativo del portiere del Lecce Bleve che si fa ammonire per perdita di tempo nel rinvio del pallone. Al 43° Bombagi da circa trenta metri impegna Bleve. Al 44° il Fondi accorcia le distanze con Squillace che da posizione proibitiva batte Bleve che nella circostanza non è immune di colpe. A tempo ormai scaduto l'arbitro Robilotta concede un calcio di punizione dal limite ai padroni di casa, ad incaricarsi del tiro è Bombagi che trova il classico gol della domenica  con un magistrale colpo da biliardo;  anche in questa occasione l'estremo giallorosso rimane imbambolato. E sul gol da cineteca dell'attaccante pontino termina il primo tempo. Il Lecce domina la prima frazione di gioco schiacciando la squadra locale nella propria metà campo ma al 44°, come anzidetto, la "papera" di Belve riapre l'incontro e sul gol del pareggio il portiere giallorosso, forse, poteva fare di più anziché accompagnare con lo sguardo la palla spegnersi in fondo al sacco.
 
Nella ripresa ci si aspetta un Lecce ferito ed inferocito alla ricerca del vantaggio ma è il Fondi a far venire i brividi alla difesa leccese con Albadoro che dopo aver controllato di petto la palla sfodera una magistrale rovesciata con il pallone che sfiora la marcatura. Al 55° si vede il Lecce con Torromino che serve Pacilli sul cui tiro, però, c'è la pronta risposta di Baiocco che devia la sfera in corner. Al 59° Lecce sfortunato con Pacilli che a botta sicura all’interno dell’area colpisce l'incrocio dei pali. Al 66° Padalino manda forze fresche in campo con Doumbia e Vutov al posto di Torromio e Pacilli. Ma il doppio cambio si rivelerà inefficace e a parte qualche folata di Doumbia sulla sinistra e niente più. Al 76° terza ed ultima sostituzione per il Lecce entra Tsonev ed esce il latitante Lepore. Al 82° contropiede del Fondi con Calderini che supera Belve in uscita con un pallonetto ma l'estremo giallorosso nell'intento di evitare il gol travolge, fuori area, l'attaccante rossoblu per l'arbitro  è secondo giallo con relativa espulsione.  Nella circostanza il fischietto laziale è stato oltremodo fiscale nel sventolare a  Bleve il doppio giallo e lo è stato ancor di più nel concedere, a tempo ormai scaduto, il calcio di punizione che ha poi consentito al Fondi, nel primo tempo, di accorciare le distanze. A difendere la porta giallorossa, tra i pali, Mancosu che allo scadere a tu per tu con Calderini lo ipnotizza e gli nega la gioia del gol con una strepitosa uscita sui piedi dell'attaccante fondano. A nulla valgono gli ultimi disperati attacchi del Lecce, negli oltre quattro minuti di recupero, per poter raddrizzare e vincere l'incontro, ormai, compromesso non certo per la bravura della squadra di casa che non ha sicuramente sfigurato ma per alcuni errori, davvero dilettantistici, della difesa giallorossa. Per una squadra costruita per vincere il campionato due punti in tre partite sono, davvero, pochi e domenica al "Via del Mare" ci sarà il Cosenza che venderà cara la pelle dopo la sconfitta tra le mura amiche ad opera della Casertana e  intanto la Juve Stabia prende il largo.

Ivano Vedruccio



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