Il più bel Lecce della stagione manda in tilt il Pescara: prestazione da incorniciare. Le pagelle

Con i gol di La Mantia e Mancosu, giunti nel primo tempo, il Lecce porta a casa 3 punti che valgono il secondo posto in classifica. Pescara da subito alle corde sotto i colpi di una prestazione di assoluto livello dei giallorossi.

Un Lecce praticamente perfetto risolve anche la pratica Pescara, vola a +6 sugli adriatici, ma soprattutto agguanta il secondo posto della classifica. Dopo la sbornia post-Ascoli, i giallorossi dimostrano ancora una fame da lupi e con i gol dei soliti La Mantia e Mancosu si aggiudicano il big match di giornata. Straordinaria l’intensità e la mole di gioco prodotta dalla truppa capitanata da Liverani, vero autore di questo fondamentale successo.

Vigorito, 6.5: durante il primo tempo deve solo bloccare con tutta l’ampiezza delle sue braccia un colpo di testa di Scognamiglio che aveva messo i brividi ai 13 mila del “Via del Mare”. Per il resto, le sue uscite oggi sono tutte tempestive e secondo clean sheet di fila.

Venuti, 7: partita intelligente, mai eccessivamente dispendiosa, ma lui si fa trovare pronto quando serve. Come avviene al 13′ perché la sua spizzata di testa apre il varco giusto per il vantaggio di La Mantia.

Lucioni, 7.5: lucidità estrema per l’ex Benevento che disputata la sua solita gara di sostanza e freddezza. Non perde mai la testa e palla al piede non è mai banale. Per Mancuso una vera gatta che non riesce a pelare. Nel corso del secondo tempo anche un colpo di testa verso la porta di Fiorillo.

Meccariello, 7: molto accorto quando c’è bisogno di chiudere, ma macchia la sua buona prova con un cartellino giallo che, da  diffidato, costerà lui l’impegno di mercoledì contro il Cosenza.

Calderoni ci prova dalla distanza (ph.Pinto)

Calderoni, 7.5: un vero pendolino lungo la corsia destra. Non finisce mai le pile e la sua prova è tutta corsa e sostanza. Non lesina mai l’impegno, ma oggi sembrava avere il turbo sotto i tacchetti. Bene in copertura, prova anche a far gol con un paio di conclusioni da fuori area.

Tachtsidis, 7: come al solito qualche passaggio debole o fuori misura passa in secondo piano al cospetto di una prova di sostanza e spesso di rottura. E’ lui il cervello di questo Lecce, anche quando non tocca palla, sa come e dove muoversi.
dal 41′ s.t. Majer, senza voto: in campo nel finale per arginare le residue speranze ospiti.

Petriccione, 7: dopo il primo gol in giallorosso della scorsa settimana contro l’Ascoli, si fa trova re pronto anche oggi con una prestazione tutta sangue freddo e tocchi veloci. Il suo nuovo ruolo di mezzala “atipica” gli calza a pennello perché quando Tachtsidis si decentra, è lui a prendere in mano le chiavi della manovra. Al 35′ della seconda frazione Marras lo stende con una entrataccia (poi espulso), ma lui stringe i denti.

Tabanelli, 7: stavolta non segna, ma non per questo il “Magic Moment” svanisce. Il Taba è davvero in forma e a giovarne è la linea mediana giallorossa che non va mai in affanno. A metà ripresa inizia a calare i ritmi.

Mancosu, 8.5: terza gara di fila in gol, quattro centri negli ultimi 270 minuti. Cosa ci sarebbe altro da aggiungere? Ah sì, che gioca un calcio straordinariamente intelligente, aggressivo quando serve, attento in marcatura e sempre abile tra le linee. Al 85esimo sfiora la secondo doppietta consecutiva. Il migliore in campo.

Falco, 8: qualcuno ha già detto che Falco è di un’altra categoria? Vabè, lo diciamo (anche) noi. Ogni pallone che passa dai suoi piedi diventa ora un dribbling, ora un filtrante azzeccato per un compagno, ora un fallo subito. Dal suo cross in area arriva l’1-0 firmato La Mantia e anche il raddoppio di Mancosu porta il suo zampino. Dopo il rigore realizzato contro l’Ascoli cerca un’altra marcatura e la sfiora al 23′ del secondo tempo, al termine di uno spunto personale con la conclusione che sfiora il palo. Esce a 5 minuti dal termine tra gli applausi scroscianti dei suoi tifosi.
dal 42′ s.t. Palombi, senza voto: superato l’infortunio, entra per i minuti finali e appena in campo, lanciato in solitaria da Mancosu, ha la palla del 3-0 che però, complice anche una deviazione, deposita di poco al lato.

La Mantia, 8.5: a dir poco implacabile. Attraversa un momento da vero top player e il suo sesto gol nelle ultime sette partite ne è la prova. Ha il merito di far saltare, con giusto merito, il banco della gara, con una zampata da vero scassinatore d’area di rigore. Per non parlare della sua generosità in fase di non possesso: è il bomber di cui il Lecce non può più fare a meno.

Liverani, 8.5: diciamolo subito, così non ci fraintendiamo: questa vittoria, la più bella della stagione, ha un solo nome, il suo. Dopo un 7-0 era davvero difficile tenere sulla corda i suoi ragazzi, soprattutto al cospetto di un avversario forte, una diretta concorrente, stasera a dir poco annichilita. Il Lecce gioca la sua gara più bella dell’anno in fatto di intensità, attenzione, recuperi e anche furbizia. A metà ripresa, come è logico che sia, il Pescara alza il pressing, ma il Lecce ha imparato anche come si soffre. Ora si gode il secondo posto che oggi non vale proprio nulla, ma che continuando così potrà significare il coronamento di un sogno. Ora, mister, testa solo al Cosenza.



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