
Torna puntuale l’appuntamento con ‘Io Tifo Lecce’, l’iniziativa che nel corso di questa stagione calcistica ha permesso a centinaia di bambini delle scuole calcio del Salento di poter entrare nello stadio della loro squadra del cuore: il ‘Via del Mare’ di Lecce.
Grazie all’impegno dell’Unione Sportiva Lecce, infatti, tanti sono stati i momenti durante i quali tanti piccoli calciatori hanno potuto ammirare l’impianto come mai avevano fatto in precedenza: entrare negli spogliatoi, visitare la sala stampa, salire le scale che portano fino al manto erboso e finalmente poter correre su quell’erbetta che certamente sognano un giorno di poter calcare.
L’iniziativa, come detto, si è rinnovata anche oggi pomeriggio grazie al consueto impegno dell’Associazione ‘Passione Lecce’, quando a far visita all’impianto sono stati i piccoli della scuola calcio ‘Santa Lucia CSI’. Ma non solo.
In via del tutto eccezionale, infatti, il Lecce ha aperto le sue porte per la prima volta anche agli studenti Erasmus di Lecce: ragazzi provenienti da ogni parte d’Europa, giunti in Salento per un soggiorno di studi. Oltre venti giovani, infatti, accompagnati dai volontari dell’associazione Esn Salento, hanno potuto vedere da vicino uno stadio che racchiude decenni di storia del calcio italiano.
Qualcuno di loro si è detto già un gran tifoso dei giallorossi, non perdendosi nemmeno una partita sugli spalti. Qualcun altro, invece, ha confessato, comprensibilmente, di non seguire da vicino le sorti di Papini e compagni, ma del Lecce nel mondo ne sentono parlare tutti.
Peccato che l’umore tra i corridoi del ‘Via del Mare’ non era dei migliori dopo la sconfitta rimediata ieri contro il Matera, ma di certo l’entusiasmo non è mancato.
Gli studenti allora, piccoli e grandi, hanno vissuto un pomeriggio davvero unico, visitando ogni angolo ‘segreto’ dell’impianto sportivo fino a incontrare anche una rappresentanza della squadra. Al termine del tour, infatti, nel cerchio di centrocampo ancora baciato dal sole, è arrivato Matteo Liviero: per il giovane scuola Juventus tante foto, decine di autografi da firmare e qualche chiacchierata incoraggiante.
Sul volto dei bambini, ma anche su quello degli universitari, tanta la gioia per un’esperienza che dimenticheranno difficilmente.