Lecce-Cosenza le pagelle: Coda torna al gol, Mancosu si riscatta

Il Lecce batte il Cosenza con una prestazione peperina della “linea verde”. Coda torna al gol, Mancosu riprende confidenza con il rigore.

Successo preziosissimo per il Lecce che in rimonta batte il Cosenza con il punteggio di 3 a 1. Funziona ancora, quindi, la linea verde di Eugenio Corini che, però, va subito sotto a causa della solita dormita difensiva. La reazione però non tarda: Rodriguez si conquista il rigore del pareggio trasformato da Coda e nella ripresa capitan Mancosu completa il sorpasso ancora dagli undici metri. I giallorossi soffrono poco, i tre di centrocampo sono sempre più affidabili, e nel finale Biagio Meccariello mette il punto esclamativo.

Gabriel, 6: sesta gara consecutiva in cui prende gol. Una brutta consuetudine di questa stagione ma nemmeno oggi ha grandi colpe sul gol: Gliozzi lo beffa dopo una leggerezza della difesa. Per il resto, poco impegnato.

Maggio, 6.5: divenuto ormai padrone assoluto della corsia destra, l’ex Napoli alterna giocate dettate dalla sua smisurata esperienza, a tocchi prevedibili e facilmente leggibili dagli avversari. Ma la corsa non gli manca affatto e da un suo tocco volante arriva l’assist per il 3-1 di Meccariello.

Lucioni, 6.5: ancora una volta capitano di giornata, lo Zio guida la difesa con la solita sicurezza anche se non si fa mancare qualche patema d’animo. In occasione del gol del vantaggio rossoblu non poteva fare molto di più. Da rivedere in alcune uscite, ma è una roccia.

Meccariello, 6.5: mister Corini gli conferma fiducia nel cuore della difesa, preferendolo ancora a Pisacane. La dormita sul gol di Gliozzi è un neo vistoso sulla sua prestazione che, però, riscatta e fa dimenticare del tutto quando al minuto 85 mette in rete la palle del 3 a 1 definitivo.

Gallo, 7: seconda maglia dal titolare consecutiva per lui che inizia a prenderci gusto a sgroppare a più non posso lungo l’out mancino. Il palermitano dello Zen è sempre preciso e puntuale nelle chiusure, e anche in fase di proposizione riesce a farsi notare. Nel corso del primo tempo ci prova anche da calcio di punizione che sfiora la traversa.

Hjulmand, 7: Tachtsidis è ancora fuori sevizio, ma la sua presenza in campo orami non fa più notizia. Il biglietto da visita della sua serata è una clamorosa traversa colpita con un bolide dopo 15”. Ammonito al quarto d’ora: un giallo non gli fa perdere sicurezze e personalità.

Bjorkengren, 7+: lo svedese è sempre più in crescita. Partita dopo partita il giovane talento acquista sempre più sicurezza nei propri mezzi e gli riescono bene entrambe le fasi.

Majer, 6.5: tra i tre di centrocampo è forse il meno in palla. Lo sloveno non sempre è puntuale in fase di copertura, ma palla al piede non sfigura mai.
dal 79′ Pisacane, senza voto: entra nell’ultimo spezzone di gara per difendere il successo.

Henderson, 6: per la seconda settimana consecutiva lo scozzese si posizione sulla trequarti, alle spalle delle due punte. A differenza di Cremona, però, oggi è meno ficcante e meno partecipe all’azione. Diciamo che è più un centrocampista avanzato e di questo ne risente la fase finale dell’azione giallorossa.
dal 64′ Mancosu, 6.5: entra e ha sui piedi l’occasione di battere a rete, sprecata. Seguono altri due controlli sbagliati che lo fanno spazientire fino a procurarsi il rigore del 2 a 1: sulle spalle aveva la pressione dell’ultimo errore dagli undici metri contro l’Ascoli, ma stavolta non tradisce.

Rodriguez, 6.5: dopo aver deciso anche il match contro la Cremonese, fare a meno di lui attualmente è francamente impossibile. Oggi molta più corsa che azioni pericolose (in pratica non tira mai in porta), ma i suoi movimenti sono fondamentali tanto che è lui a procurarsi il penalty che vale l’immediato pareggio di Coda. Esce nel corso della ripresa a causa delle pile scariche.
dal 75′ Yalcin, 6: il turco ha qualità da vendere. Deve ancora trovare la giusta condizione fisica, ma quando lo farà rischierà di diventare devastante.

Coda, 6.5: gira molto meno a vuoto rispetto alle ultime settimane e stavolta non si contano errori marchiani. Torna al gol su rigore, glaciale, ma nel secondo tempo sono da rivedere alcune sue scelte di voler tirare anche con due avversari sopra. Esce poco dopo l’ora di gioco.
dal 63′ Pettinari, 6: sembra aver trovato una buona forma fisica, ma gli manca ancora il guizzo. Stefano è ormai reintegrato nel progetto di Corini.

Corini, 7: a differenza di quanto fatto una settimana fa a Cremona, il tecnico non mette mano alla formazione iniziale, confermando in blocco la linea verde guidata da Rodriguez. Capitan Mancosu, recuperato ma non al top, si accomoda in panchina. La scelta pare essere quella giusta: il Lecce parte sparato, colpisce la traversa con Hjulmand dopo pochi secondi, ma la solita frittata in difensa non manca mai. E così anche oggi i giallorossi sono costretti alla rincorsa: Rodriguez entra ancora nel vivo del match procurandosi il rigore del pareggio di Coda. Nel secondo tempo Mancosu completa la rimonta e la rete di Biagio Mecc. è il punto esclamativo. Il gruppo ha ripreso a pieno regime il percorso di crescita: ci sono ancora dettagli da limare, ma i margini di crescita sono ampi.