
Se è vero che Graziano Pellè è sparito dai radar del calcio che conta, allontanandosi definitivamente dai top club europei che giocano per contendersi i trofei più prestigiosi, certamente il bomber di Monteroni di Lecce non ha smesso di far parlare di sé nelle nuove frontiere del football.
Soprattutto in quella Cina che da qualche anno sembra essere diventata la nuova meta dei calciatori che dopo aver dato il meglio delle loro qualità nel Vecchio Continente decidono di fare armi e bagagli e di portare in Oriente le doti che li hanno resi famosi fuori e dentro i confini patri.
Graziano Pellè dopo gli sfortunati Campionati Europei del 2016 in cui più che essere ricordato per i gol decisivi che aveva realizzato con la maglia azzurra nell’era di Antonio Conte era stato criticato per il penalty malamente calciato contro la Germania dopo un atteggiamento troppo guascone sul dischetto del rigore nei confronti del portierone Neur che lo aveva invece ipnotizzato al momento del tiro, aveva lasciato la Premier League per partire in Cina e giocare con lo Shandong Luneng accettando la faraonica offerta di oltre 35 milioni di euro in due anni e mezzo.
Evidentemente i dirigenti asiatici sono rimasti molto soddisfatti delle prestazioni del centravanti salentino se gli hanno chiesto alla scadenza del contratto di rinnovare versando sul suo conto corrente ben 15 milioni netti per assicurarsi la sua presenza in Cina per altri 12 mesi.
Con questa operazione, secondo ilposticipo.it, Graziano Pellè diventa il calciatore italiano più pagato al mondo. Per alzare l’asticella della propria carriera forse non c’è più tempo, ma per godersi la vita dopo i tanti sacrifici in gioventù non è mai troppo tardi.
Certamente di quella Primavera imbattibile guidata da Roberto Rizzo e inventata prima da Pantaleo Corvino e poi da Gino Dimitri, il bomber di Monteroni è uno dei calciatori, insieme a Vucinic e Ledesma, che ha tagliato i traguardi sportivi più importanti.