Lo Scudetto Primavera torna nel Salento, la soddisfazione di Sticchi Damiani e Coppitelli

Al termine della vittoria al fotofinish contro la Fiorentina, parlano il Presidente del sodalizio salentini e l’allenatore dei baby giallorossi.

Un gol di Hasic a pochi secondi dal termine della sfida con la Fiorentina regala al Lecce vittoria e Scudetto del Campionato Primavera.

Curioso come i gli ultimi istanti di gara siano stati il leit motiv che ha accomunato giallorossi (in positivo) e viola (in negativo), sia per quel che riguarda le prime squadre che i baby del settore giovanile. Il rigore di Colombo al settimo minuto del recupero contro il Monza, infatti, ha permesso ai salentini di conquistare la salvezza, mentre il gol di Bowen al 90mo ha fatto perdere ai toscani la Finale di Conference League. E ieri la situazione di è ripetuta…

“Per capire ciò che abbiamo fatto quest’anno, un’immagine forte è quella di pensare  alla nostra maglia con il tricolore cucito. Un’altra immagine bella sarà quella di avere la nostra squadra andare in Europa a confrontarsi con i maggiori club continentali, questo dà la dimensione di ciò che è stato compiuto da questo gruppo”, ha affermato il Presidente Saverio Sticchi Damiani al termine della gara vittoriosa contro la compagine viola.

“Questo successo è anche frutto di una programmazione che parte da lontano, un lavoro iniziato tre anni fa a partire dalla promozione in Primavera 1, la salvezza dello scorso torneo e oggi la vittoria dello scudetto, un percorso incredibile e devo fare i complimenti a questi ragazzi. Saranno tutti stranieri, ma sono entrati nella nostra mentalità e onorano la maglia come se fossero salentini da sempre. Inoltre, devo complimentarmi con mister Coppitelli e il suo staff, penso che anche per lui si tratti del primo scudetto e lo ha vinto con noi nella piazza più bella.

Abbiamo fatto tanto in questa stagione, forse anche troppo. Adesso il problema sarà cercare di capire cosa fare ancora, dobbiamo essere bravi a godere di questi successi e poi continuare lungo questo percorso. Penso che non si debba perdere la dimensione di quella che è la nostra realtà, che non vuol dire non essere ambiziosi, non voler crescere, non voler migliorare, però, non bisogna mai perdere di vista la nostra situazione, anche quando si fa così bene”.

È stata poi la volta del vero e proprio condottiero di questa squadra mister Federico Coppitelli: “Siamo super contenti di questo successo. È una bellissima e grandissima emozione, sono orgoglioso perché tutte le componenti hanno dato il loro contributo e meritavano questa gioia.

Scudetto, Youth League, sono tutte cose che questa società merita, grandi pezzi che compongono questo puzzle di un’annata indimenticabile.

Credo che alla fine la squadra abbia meritato la vittoria, concedendo praticamente zero agli avversari.

Dopo quest’anno mi sento molto migliorato, le culture differenti all’interno dello spogliatoio hanno fatto sì che dessi peso a molte cose, mi sono adattato anche io, ognuno ha dato qualcosa al gruppo e tra di loro si sono riunti sotto un’unica identità che è stata marcatissima.

Ho vinto scudetti con il Settore Giovanile della Roma, poi la Coppa Italia con la primavera del Torino e oggi il Tricolore con il Lecce, ma vorrei fare l’esperienza della Youth League, non l’ho mai disputata. Sono contento, 15 anni fa ho fatta la mia prima finale Scudetto Dilettanti e dopo tanto tempo essere qui mi fa pensare a tante cose e mi rende orgoglioso.

Con il Direttore Corvino non ho parlato della prossima stagione, per quel che riguarda le nuove regole secondo cui dall’anno prossimo dovrà essere schierato l’80% di calciatori italiani, da quel che ho capito, non vengono considerati stranieri i giocatori che sono in Italia da tre anni, ma certamente qualcosa cambierà.

Nel ‘calcio dei grandi’, non c’è tempo. Per quel che riguarda la mia esperienza con L’Imolese, arrivai alla terza giornata e pareggiammo subito con la Reggiana che poi avrebbe vinto in Campionato, poi ci furono quattro partite in cui non riuscimmo a ingranare. È chiaro che sono andato via con la sensazione di aver lasciato qualcosa di incompiuto, ma avevo un gruppo bellissimo; ho avuto qualche problema di gestione in più con alcune Primavere del Torino.

Dopo la finale ho fatto 31-32 videochiamate senza sapere con chi le stessi facendo e potrebbe esserci stato anche il Direttore. Sono contento anche per lui, perché, ripeto all’interno di questo successo ci sono tante componenti, a partire dal lavoro di scouting e prima della semifinale ho detto che ogni tassello era al punto giusto, penso che si faccia fatica a non affermare che questa vittoria non sia meritata”.



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