Lecce, a Bologna la sintesi di un’intera stagione. Liverani: “la salvezza? Voglio crederci”

Dura da digerire la sconfitta di Bologna per il Lecce, bravo a rimontare due reti, ma sfortunato a farsi beffare nel finale. Liverani però non vuole mollare: “credo nel calcio e nei suoi valori”.

“Abbiamo dato tutto, eravamo sotto di due reti senza fare nulla e poi, riordinando le idee, siamo riusciti a pareggiare facendo qualcosa di straordinario. Gol, occasioni, salvataggi sulla linea, contropiedi dove sbagliamo l’ultimo passaggio. Pecchiamo tanto e in questo momento fa male”.

Con queste parole Fabio Liverani commenta l’ultima, cocente, sconfitta del Lecce sul campo del Bologna. Una gara rocambolesca che per i giallorossi era una delle ultime finali per sperare nella salvezza, ma che ora si ritrovano ancora a 4 punti di distanza dal Genoa e con solo due turni al termine della stagione.

I salentini approcciano male alla gara e dopo 5 minuti sono già sotto di due reti sotto i colpi di uno scatenato Musa Barrow. Una mazzata che però non sfianca Mancosu e soci, con il capitano che accorcia le distanze a fine primo tempo.

Nella ripresa la musica cambia: gli ingressi di Rispoli, Majer e Petriccione ridanno nuova linfa agli ospiti che, presi per mano da uno scatenato Falco, pareggiano e vanno più volte vicini al sorpasso. Falco, ex di turno, è ispiratissimo e la gioia della doppietta di ferma su una respinta del pallone proprio sulla linea di porta rossoblu.

In pieno recupero la beffa cocente: Lecce in attacco, contatto sospetto in area con Mancosu che va giù, per l’arbitro non c’è rigore e il Bologna riparte in contropiede chiudendo i conti e probabilmente anche le ambizioni giallorosse.

“Prendere gol in superiorità difensiva fa male – dice ancora Liverani. Meritavamo di più e quel salvataggio sul 2-2 fa male. L’episodio del possibile rigore? Ho visto fischiare per meno. C’è un braccio sulla schiena di Mancosu e l’episodio andava almeno rivisto. La fortuna non ha aiutato il Lecce.

Penso alle gare di Cagliari, Genoa e a quella di Bologna: in tutto abbiamo raccolto un punto. Cosa devo dire alla squadra dopo prestazioni così? Nulla”.

Ma è chiaro che i problemi per il Lecce non si limitano solo alla sfortuna. Una rosa corta, qualche leggerezza di troppo e una lunga lista di infortunati. “Per noi è stata l’undicesima partita in un mese. Non abbiamo la rosa per giocare ogni tre giorni e devo solo ringraziare i ragazzi per il sacrificio. Oggi però davanti non avevo nessuno per cambiareE’ un dispiacere perché abbiamo fatto una grande partita dopo le difficoltà: paghiamo a caro prezzo errori nell’ultimo passaggio e cali di concentrazione. Con dei cambi adeguati potevamo anche vincerla, ma coi se e i ma non si va avanti”.

Ora per la certificazione della retrocessione manca solo la matematica. A 180′ dalla fine del campionato, la distanza con la zona salvezza resta di 4 punti. Un po’ tanti. Ma Fabio Liverani non vuole mollare. “Voglio credere nel calcio – dice. Ci voglio credere fino all’ultimo secondo. Credo che per quello che abbiamo dato è un dispiacere scendere in B. Lo sport è però fatto di verdetti e quello finale lo accetteremo”.

Juve, nona sinfonia

La 36^ giornata di campionato, intanto, ha emesso il suo verdetto principale: la Juventus è campione d’Italia per trentaseiesima volta, la nona di fila. Il tricolore per gli uomini di Sarri arriva allo “Stadium” dopo aver battuto la Sampdoria per 2 reti a 0 grazie alle reti di Bernardeschi e Ronaldo che nel finale ha anche sbagliato il rigore del tris.

I bianconeri, a due giornate dal termine, sono ormai irraggiungibili da Inter (vittoriosa sul Genoa), Atalanta (1-1 col Milan) e Lazio (a valanga sul campo del Verona).

Per la lotta in chiave Europa League, invece, continua a vincere la Roma che in casa batte la Fiorentina 2-1, ma con tante polemiche: nell’azione del raddoppio capitolino fa discutere un tocco (involontario) dell’arbitro che però, come regolamento avrebbe voluto, non ferma il gioco e fa proseguire l’azione culminata con il rigore di Veretout.

In coda, infine, salvezze matematiche per Udinese (successo in trasferta a Cagliari) e Torino che impatta in casa con la Spal ultima in classifica. A questo punto resta da decretare solo la terza retrocessa: sarà una tra Genoa e Lecce.

Di seguito il riepilogo completo della 36^ giornata:

Milan 1 – Atalanta 1
Brescia 1 – Parma 2
Genoa 0 – Inter 3
Napoli 2 – Sassuolo 0
Bologna 3 – Lecce 2
Cagliari 0 – Udinese 1
Roma 2 – Fiorentina 1
Spal 1 – Torino 1
Verona 1 – Lazio 5
Juventus 2 – Sampdoria 0

La classifica

Juventus 83, Inter 76, Atalanta e Lazio 75,  Roma 64, Milan 60, Napoli 59, Sassuolo 48, Parma, Verona e Bologna 46, Fiorentina 43, Cagliari e Udinese 42, Sampdoria 41, Torino 39, Genoa 36, Lecce 32, Brescia 24, Spal 19.



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