Liverani in copertina: “3-5-2 dettato da assenze e avversario. Iniezione di fiducia”

Il pareggio contro l’Inter consente al Lecce di tornare a muovere la classifica e di ritrovare condizione e convinzione. Ecco i risultati di giornata, la classifica e il prossimo turno.

Serviva intelligenza, concentrazione, intensità e fortuna. Era la ricetta della vigilia di Liverani per tentare si fermare la corsa dell’Inter e, al triplice fischio finale, può certamente dirsi che il tecnico giallorosso ci ha visto davvero giusto.

Sì, perché il Lecce ha avuto pazienza, concentrazione, intensità, coraggio, ma soprattutto Fabio Liverani è stato intelligente nel mettere mano – forse finalmente – al suo scacchiere tattico, concedere un turno di riposo ad un irriconoscibile Tachtsidis e a ridisegnare il centrocampo con 5 uomini, tre in difesa e attacco pesante.

Presentarsi a specchio davanti all’Inter di Antonio Conte (bersagliato per tutta la partita dal pubblico leccese) si è rivelata la mossa giusta per i giallorossi, capaci di una gara da libro Cuore, e diretti da un Petriccione in formato-maxi. Il play goriziano ha disputato una delle migliori partite in giallorosso, sostenuto da un Deiola già in mentalità, da un Mancosu ancora letale e, alla fine, anche da un Majer finalmente recuperato.

Aver trovato la quadra al centro con un capolavoro tattico, gli altri reparti ne hanno giovato eccome: gli esterni (Rispoli, Donati e Meccariello) hanno non solo contenuto le offensive nerazzurre, ma si sono anche ben disimpegnati dietro, mentre per i tre di difesa (Lucioni-Rossettini-Dell’Orco) più ossigeno in fase di contenimento. Resta ancora da limare un attacco che fa fatica a pungere, ma non era contro la seconda della classe che poteva arrivare la perfezione assoluta.

“Non era facile oggi perché sulla carta era uno scontro impari – commenta nel post match Liverani. Oggi credo che la squadra abbia fatto un’ottima partita: abbiamo subito quello che sapevamo dover subire, ma abbiamo anche messo in difficoltà la retroguardia nerazzurra. L’Inter è una squadra straordinaria, ma siamo riusciti comunque a creare le nostre occasioni, con forza e lucidità. Credo che creare pericoli all’Inter di Conta possa rappresentare uno stimolo per i ragazzi per credere fino alla fine nell’obiettivo finale”.

Uni stimolo fondamentale soprattutto a livello mentale per una rosa che veniva da quattro sconfitte consecutive: la classifica resta corta, ancora pericolosa, ma Liverani sa che l’ultimo X casalingo può essere paragonato a una vittoria (che in casa, comunque, ancora manca).

“Non meritavamo assolutamente di perdere per quanto visto nei 90 minuti. Non venivamo da un buon momento – spiega – perché da dopo Firenze siamo stati attanagliati da tanti infortuni che non sono un alibi, ma che certamente rendono complicato alzare la competitività in allenamento. Per noi questo aspetto rappresenta un valore troppo alto.

La scelta di scendere in campo con il 3-5-2 è stata dettata sia dagli uomini che avevo a disposizione, sia dall’avversario che avevamo davanti: mi è sembrato giusto alleggerire i difensori centrali dall’uno-contro-uno con i vari Lukaku e Lautaro“.

Poi l’analisi dei singoli. Non semplice trovare un migliore in campo: Gabriel attentissimo, Rispoli e Donati propositivi, Deiola acquisto azzeccato. Ma stavolta il premio personale va a Jacopo Petriccione: “credo che abbiamo fatto la sua miglior partita da quando è approdato in Serie A – confessa il mister. Babacar? Da dopo Natale è arrivato ad allenarsi con continuità, capendo quanto è difficile per lui tenere certi ritmi per una partita intera. Oggi Babacar si sta ritrovando, ma per lui questo deve essere un punto di partenza e non di arrivo”.

Ma il punto contro l’Inter non può bastare. Liverani si aspetta rinforzi dal mercato (già oggi potrebbero arrivare Acquah e Saponara) e lui lo sottolinea: “dal mercato so che arriveranno altre pedine. Cerchiamo un paio di elementi con determinate caratteristiche, ma i tempi dipendono da tanti fattori che difficilmente possiamo controllare”.

La giornata: Juve in fuga, Lecce a galla

Nella prima giornata del girone di ritorno, è la Juventus che approfitta del mezzo passo falso dell’Inter e allunga in vetta: contro il Parma i bianconeri si impongono 2 a 1 grazie a una doppietta di CR7.

Insegue ancora la super Lazio di Simone Inzaghi che, allo stadio “Olimpico”, schianta una malcapitata Sampdoria (5-1) e centra l’undicesima vittoria consecutiva. Torna al sorriso la Roma dopo due sconfitte si impone a Genova, contro il Genoa. Per i ragazzi di mister Nicola secondo KO consecutivo e penultimo posto in classifica.

Seconda vittoria consecutiva per il Milan che, al fotofinish, si prende la ragione su una bella Udinese (3-2) costretta a interrompere la striscia di tre successi di fila.

Pareggio in trasferta per il Cagliari in quel di Brescia (2-2, Balotelli espulso), 1-1 anche tra Bologna e Verona. Ennesimo, clamoroso, tonfo interno per il Napoli che ha dato il lasciapassare al “San Paolo” anche alla Fiorentina. Per gli azzurri terzo KO consecutivo, mentre la Viola opera l’aggancio in classifica proprio sui partenopei.

Fondamentale successo in rimonta, infine, del Sassuolo sul Torino: gli uomini di De Zerbi ribaltano lo svantaggio iniziale, vincono 2 a 1 e allontanano la zona retrocessione.

Questa sera chiuderà la ventesima giornata il posticipo tra Atalanta e Spal.

La classifica

Juventus 51, Inter 47, Lazio 45, Roma 38, Atalanta* 35, Cagliari 30, Parma e Milan 28, Torino 27, Verona 26, Napoli, Bologna, Fiorentina e Udinese 24, Sassuolo 22, Sampdoria 19, Lecce 16, Brescia 15, Genoa 14, Spal* 12.
(*una partita in meno)

Prossimo turno 21^ giornata (24-26 gennaio)

Brescia-Milan (ven. h20:45)
Spal-Bologna (sab. h15)
Fiorentina-Genoa (sab. h18)
Torino-Atalanta (sab. h20:45)
Inter-Cagliari (dom. h12:30)
Parma-Udinese (doma. h15)
Sampdoria-Sassuolo (dom. h15)
Verona-Lecce (dom. h15)
Roma-Lazio (dom. h18)
Napoli-Juventus (dom. h20:45)