Lecce, Lucioni tra casa e beneficenza: “dura la domenica senza giocare, ma torneremo presto”

In diretta su Instagram, Fabio Lucioni racconta le sue giornate in quarantena. Allenamenti in casa, famiglia, ma anche tanta beneficienza.

In diretta dalla propria casa, collegato su Instagram con la pagina ufficiale dell’US Lecce, Fabio Lucioni ‘incontra’ i tifosi giallorossi. Prosegue con il baluardo della difesa salentina la serie di conferenze social organizzate del club di via Costadura e condotte da Dario Sanghez.

Oggi a collegarsi live è stato proprio Lucioni, capitano in pectore dello spogliatoio, uomo simbolo di questo Lecce che lotta e che non si arrende. In campo e non solo. Anche lui deve fare di necessità virtù e in queste settimane di allontanamento forzato dal rettangolo verde passa il tempo circondato dagli affetti più cari, quello della moglie Valeria e dei loro piccoli Gabriele e Sara.

“Ci si deve adeguare a questa situazione che tutti viviamo con apprensione – apre Lucioni. E’ chiesto un sacrifico a tutti, calciatori compresi, che da cittadini dobbiamo fare per tornare quanto prima alla normalità. La domenica con il pranzo in casa è per me una cosa davvero inusuale: sono abituato a una colazione veloce e all’attesa della partita insieme ai miei compagni, così come mi manca la quotidianità, fatta di allenamenti e di momenti in cui facciamo gruppo per davvero.

In queste settimane ci alleniamo da casa, seguendo il programma fornito dallo staff tecnico. La squadra ci ha messo a disposizione qualche attrezzo che usiamo per tenerci in forma”.

Ma se da un lato manca il campo, dall’altro c’è la famiglia, che ora tutti vivono a tutto tondo: “Stiamo riscoprendo di più il sentimento della casa, con molto più tempo da dedicare ai miei due figli che, devo dire, non ci fanno mai annoiare. Su questo un pensiero speciale va a mia moglie, ma in generale a tutte le donne per tutto quello che fanno”.

Allenamenti, famiglia, ma anche tanta beneficienza. Il cuore dello “Zio” è noto che è grande, come mostrato più volte (emblematica la pedalata post promozione in A da Lecce a Benevento lanciando una raccolta fondi in favore della ricerca contro la SLA), e in questa emergenza sanitaria lui ha contributo, e sta contribuendo, mettendo all’asta le sue maglie, destando il ricavato agli ospedali italiani.

L’iniziativa ha preso il via la scorsa settimana, raccogliendo fondi per l’ospedale “Rummo” di Benevento, mentre un’altra partirà a breve con l’intento di racimolare un bel gruzzoletto da devolvere al “Vito Fazzi” di Lecce.

Cuor di papà, anche se per tutti Lucioni è “Lo Zio”. A spiegare il soprannome è lui stesso: “è colpa di Ceravolo, ai tempi della Reggina, per via di una foto che mi faceva assomigliare parecchio a Beppe Bergomi”.

Nell’estate 2018 è giunto a Lecce: è stata una scommessa del Presidente Sticchi Damiani, fatta in un momento molto delicato per lui, colpito da una squalifica antidoping. Scommessa vinta due volte perché come lui stesso spiega “lo scorso anno ci sono state delle sirene dalla A, ma ho deciso di rimanere in Salento per poterla conquistare sul campo.

Da quando sono arrivato a Lecce l’intento era arrivare quanto prima riportare questa piazza dove meritava: ci siamo riusciti al primo colpo e questo è motivo di orgoglio per me e per tutti i miei compagni. Nel cuore porterò sempre la partita-promozione contro lo Spezia, con quell’abbraccio finale tra me e Falco che racchiude il senso di tutta quella stagione”.

Qui c’è un ambiente unico, che ti valorizza e ti spinge a dare il massimo. I tifosi ci sono stati sempre vicini, nei momenti difficili e in quelli più belli. E vi garantisco che in campo la spinta della gente si sente eccome”.

Anche quest’anno è lui il faro della difesa, in coppia con Rossettini. “L’intesa con Luca settimana dopo settimana. E’ vero, siamo la difesa più battuta, ma è normale che essendo una neopromossa siamo più vulnerabili. Lo scorso anno facevo coppia fissa con Meccariello, ma un anno fa avevamo sempre noi il pallino del gioco, cosa che in Serie A non è affatto facile per noi.

L’attaccante che mi ha fatto di più sudare quest’anno? Dzeko è davvero un bomber completo, forse il più completo della Serie A, anche se i numeri quest’anno non sono quelli che forse si aspettava”.

Infine sguardo al futuro. “Spero che si riprenda presto a giocare perché il campo manca tantissimo: sarà fondamentale, al nostro rientro, non solo l’aspetto fisico, ma soprattutto quello mentale perché questo è periodo che ci sta mettendo tutti a dura prova.

Ora però restiamo a casa: uniti ce la faremo e presto ci ritroveremo al Via del Mare. Cosa farò appena uscirò? Una passeggiata a mare con la mia famiglia.”, conclude Lucioni.



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