Liverani attende il Torino e analizza il mercato: “occupate le caselle mancanti”

A poco più di 24 ore dalla sfida contro il Torino, Fabio Liverani fa il punto: “dal mercato 5 elementi funzionali. Ma con tante assenze è sempre difficile”.

Finalmente sirene di mercato spente e per il Lecce può davvero iniziare la seconda parte di campionato, quella in cui servirà decisamente cambiare passo rispetto al recente passato per poter sperare nella salvezza a fine stagione.

Il giorno dopo la chiusura delle trattative è quello della vigilia della terza giornata di ritorno che i giallorossi si apprestano ad affrontare ricevendo al “Via del Mare” il Torino di Walter Mazzarri. Un girone fa in Piemonte arrivò la prima gioia da 3 punti in campionato: stavolta l’auspicio è che il match contro i granata possa portare alla prima vittoria casalinga, che ancora latita.

Reduce dal pesante KO di Verona, il Lecce deve reagire ad un periodo in cui tutto sembra girare male: i risultati parlano di un solo punto conquistato nelle ultime sei giornate, un solo punto di vantaggio sul trio di coda (Spal, Brescia e Genoa) e soprattutto uno spogliatoio ridotto all’osso.

I tanti infortuni e i malesseri fisici hanno di fatto decimato la rosa da svariate settimane e nemmeno oggi Fabio Liverani può sorridere. Fuori dalla lista dei convocati, infatti, restano Gabriel, Meccariello, Babacar, Farias e Tachtsidis, tutti acciaccati. Out anche Dell’Orco per squalifica. Da valutare Petriccione.

“Petriccione non si è allenato col gruppo per tutta la settimana – spiega il mister – difficilmente andrà in campo e al suo posto si metterà Deiola. In avanti, invece, la coperta è corta: Farias sta facendo molta fatica a trovare ritmo e gamba. Ho ancora qualche dubbio da sciogliere sul modulo: nelle ultime due settimane abbiamo provato a cambiare qualcosa e con soli 15 effettivi a disposizione potremmo cambiare ancora.

Shakhov? E’ stato fermo per un periodo: per caratteristiche ha bisogno di giocare in una squadra che possa gestire la partita, cosa che noi ultimamente non riusciamo a fare”.

Dal mercato, ad ogni modo, sono arrivati cinque elementi che obiettivamente aumenteranno la competitività in difesa (i nuovi sono Donati e Paz) e a centrocampo (Deiola, Barak e Saponara). Nessun volto nuovo, invece, in attacco, dove le pedine a disposizione – quando tutti si rimetteranno in forma – ci sono Babacar, Lapadula, Falco e Farias.

“Dal mercato abbiamo cercato di occupare le caselle mancanti – dice Fabio Liverani. Qualcosa è stata fatta, altre operazioni non ci sono riuscite. Paz? Lo conosceremo oggi in rifinitura, gli altri acquisti sono tutti su un livello discreto dal punto di vista fisico, ma sono tutti animati da grande entusiasmo. Barak avrà certamente bisogno di un po’ di tempo per entrare nei nostri meccanismi, mentre per Saponara credo sarà più semplice calarsi in un ruolo a lui più congeniale.

Abbiamo una rosa di venti giocatori di movimento ed è chiaro che se ogni settimana abbiamo 4-5 assenze fisse diventa tutto più complicato.

Il Torino? Siamo due squadre diverse rispetto ad un girone fa: per noi domani sarà una gara importante per poter ripartire, contro una squadra costruita per ben altri obiettivi rispetto al nostro. Nel loro ambiente c’è dello scoramento, amplificato dalle sette reti subito dall’Atalanta. Ma ho visto la loro partita in Coppa Italia e ho visto una squadra viva e cattiva. Lavoriamo per fare risultato, consci delle difficoltà che incontreremo.

Siamo in una situazione di classifica che ci consente di dire che altre squadre, come noi, hanno commesso più di un errore. La media salvezza si è abbassata notevolmente, sintomo di difficoltà diffuse: da parte nostra ci deve essere l’impegno di provare a risucchiare qualcun altro nella lotta. Il lavoro di ogni giorno è vitale, come vitale dovrà essere recuperare al più presto la totalità della rosa.

A Verona siamo andati sotto di due gol in pochi minuti e in questa situazione il Lecce fa grande fatica: oggi come oggi la condizione mentale è troppo legata al risultato che matura in campo”.

Fuori dallo stadio è comparso uno striscione degli Ultras Lecce: “GrAzie di cuore, ma adesso rispetto sangue e sudore“. Un vero e proprio monito per la truppa giallorossa: “per me è uno stimolo a fare meglio. Questa gente, da quando sono arrivato, ci è sempre stata accanto, dando il massimo anche nel loro. Da ora in poi è necessario stringerci tutti, da qui alla fine”, conclude il tecnico.



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